«Un anno di moratoria sui nuovi divieti in Area B che scatteranno dal primo ottobre». A chiederlo è Aci Milano che sta ricevendo moltissime telefonate da parte di automobilisti che hanno scoperto solo in questi giorni la stretta decisa dal Comune. Una misura «decisa tempo addietro» ha ribadito lunedì scorso il sindaco Beppe Sala, rispondendo all'ultima richiesta di stop, quella arrivata dai costruttori che aderiscono ad Assimpredil-Ance. Decisa da tempo ma probabilmente «comunicata male», puntualizza il presidente di Aci Milano Geronimo La Russa, e lo testimoniano anche «le telefonate che riceviamo ai nostri centralini, molti non sono consapevoli di cosa accadrà» tra meno di dieci giorni, «e inizieranno a fioccare le multe, con un'ulteriore beffa per i cittadini».
Chiede formalmente al Comune di fermare i nuovi divieti che colpiranno i diesel Euro 5 e i veicoli a benzina fino a Euro 2 per un anno, in questa specifica situazione «si vada oltre a una richiesta ideologica o di parte. «La situazione economica è sotto gli occhi di tutti, con il costo della vita alle stelle e moltissime persone in difficoltà». Il rinvio «permetterebbe di rivalutare la situazione e anche di comunicare meglio le nuove restrizioni». Il governatore Attilio Fontana il giorno prima aveva avanzato la stessa richiesta, con questa decisione ha detto «il sindaco Beppe Sala si assume una responsabilità importante. Siamo in un periodo drammatico, così come sono state previste deroghe nel periodo terribile del Covid» oggi con la crisi energetica in atto «bisogna valutare la stessa misura». E lo ribadirà forte e chiaro oggi il leader della Lega Matteo Salvini che per l'ultima tappa della campagna elettorale a Milano ha scelto il varco di Area B in via Mecenate. Più chiaro di così.
Ovviamente in linea con Fontana, l vicecapogruppo in Regione della Lega Andrea Monti che sottoscrive «pienamente l'appello di Aci. È folle pensare di vietare l'accesso a oltre un milione (1.277.134) di automobilisti lombardi che ogni giorno raggiungono il capoluogo. Grazie a una mia azione in Consiglio Regionale era nato Move-In, la scatola nera che permette di utilizzare anche le auto colpite dai blocchi seppur con chilometraggio limitato, ma tutto ciò rischia di non essere sufficiente di fronte alla decisione scellerata di bloccare addirittura le moderne Euro 5 diesel, che furono vendute ai clienti come meno inquinanti e che ora vengono stoppate per scelta del Comune di Milano. Tutta la città e anche le province dell'hinterland sono nel caos. E non ci sono informazioni capillari, veniamo subissati da chiamate. Partire il primo ottobre è da irresponsabili».
E pure Carlo Cottarelli, capolista Pd al Senato nel collegio plurinominale Lombardia 02, a domanda sulle polemiche in corso su Area B risponde che «queste cose vanno sempre fatte
dialogando con chi è coinvolto. Più in là non mi sento di intervenire perchè è un tema locale, ma io sono per la consultazione ad ogni livello prima di fare operazioni che vanno poi a influire su cittadini e commercianti».
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