Ecco le webcam meteo più alte d'Italia

Sulla torre di piazza Aulenti, a 153 metri, nasce la stazione che dà previsioni e immagini in tempo reale

Il Duomo di MIlano visto dalla stazione meteo più alta d'Italia
Il Duomo di MIlano visto dalla stazione meteo più alta d'Italia

Il tetto di Milano ha due occhi nuovi che guardano la città e la raccontano in tempo reale. Da 153 metri di altezza. Non servono per controllare i movimenti dei cittadini, ma per restituire a questi ultimi uno sguardo diverso: più in alto e più avanti. Sono gli occhi delle webcam ad alta tecnologia accesi da ieri sulla torre UniCredit, in quella piazza Gae Aulenti dove Milano somiglia sempre più a Londra. Giusto al di sotto del pennone - quello che fa vincere al palazzo progettato da Cesar Pelli il primato dell'altezza in Italia, 231 metri -, su un terrazzo pieno di cavi e pannelli, ci sono due affari grigi che somigliano a lampioni. Ma sono molto di più: sono le due metà, una orientata a nord e l'altra a sud, che compongono una stazione meteorologica del Centro Epson Meteo. La più alta d'Italia. Insieme, i due dispositivi filmano ventiquattr'ore su ventiquattro la città, a 360 gradi, e allo stesso tempo scattano una foto ogni 15 minuti.

Tutto quello che vedono loro lo possiamo vedere anche noi, sul sito meteo.it (oppure su quello di TGCom24, che in partnership con Centro Epson Meteo e UniCredit ha realizzato il progetto). Ipotizziamo che sia una giornata tersa e siete chiusi in ufficio davanti al pc: potete collegarvi e godervi virtualmente il tramonto sulle Alpi, oppure le prime luci della sera dai palazzi della città. Questo è l'aspetto romantico, poi c'è quello pratico, importante anche per la tutela dell'ambiente. In genere le rilevazioni meteo vengono fatte da stazioni posizionate al di fuori dei centri urbani. Con dei palloni ad elio, che vengono lanciati nell'atmosfera e registrano una serie di informazioni poi interpretate dagli addetti ai lavori. Ma dentro i centri abitati, dove c'è meno verde, più edifici e più persone, i parametri metereologici cambiano. Le city - e Milano, secondo le ultime indagini dell'Ue, più di ogni altra città europea - sono coperti da un'«isola di calore», cioè un grande ombrello che modifica l'atmosfera, crea una bolla calda attorno, che avvolge tutto in superficie e in quota. E funziona come un moltiplicatore dei fenomeni atmosferici rilevati al suo esterno: se si prevede pioggia, sotto questo grande ombrello potrebbe grandinare; se fa caldo, qui sotto sarà soffocante.

Ecco perché a volte le previsioni «non ci azzeccano», sono imprecise, e qualche volta ci fidiamo e poi ce ne pentiamo. «Con questa stazione nel pieno centro della città saranno invece molto più attendibili», promette durante la conferenza stampa il colonnello Giuliacci, volto noto della metereologia televisiva che da oggi, a cadenza settimanale, le sue previsioni meteo le farà in collegamento proprio da qui, al 32esimo piano della torre UniCredit.

Le webcam sono un valore aggiunto per la vita di oggi, ma anche per il futuro. Questi occhi artificiali «leggono» la temperatura, il livello di umidità, la pressione atmosferica, la direzione e l'intensità dei venti, le precipitazioni e la radiazione solare.

E tutte queste informazioni verranno archiviate, creando quindi delle serie storiche ricche di dati preziosi per tenere sotto controllo come si evolve il clima, e quanto, su questi cambiamenti, influisce l'inquinamento. Non male per due aggeggi che sembrano lampioni.

Twitter @giulianadevivo

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