Le feste prima del silenzio. E Albertini ci ripensa: "Voto"

Per Sala l'ultimo comizio con la musica a Lambrate. Bernardo con il centrodestra unito in piazza Duomo

Le feste prima del silenzio. E Albertini ci ripensa: "Voto"

Vado o non vado? Si è arrovellato per qualche settimana ma alla fine l'ex sindaco Gabriele Albertini ha deciso di mettere da parte le frizioni avuto con il centrodestra prima sulla possibile candidatura e poi sul ticket con Luca Bernardo e tornerà domenica a Milano per votare il Partito Liberale Europeo che sostiene la corsa del pediatra. Una settimana fa al Foglio aveva risposto che sarebbe rimasto in vacanza a Merano. Ieri ha precisato che aveva «dei dubbi che però non erano ancora certezze. Ho deciso quindi di tornare a Milano domenica mattina per votare e poi tornerò a Merano dove mi trovo ora, 300 chilometri all'andata e 300 al ritorno, ma è un dovere e voterò per quella lista rievocando il mio primo voto politico, quello che nel 1971 mi portò a votare per il Pli».

Oggi ultimi «colpi» della campagna prima che a mezzanotte in punto scatti il silenzio elettorale. Il sindaco aveva annunciato che non avrebbe chiuso con comizi o feste ma ha cambiato idea. Parteciperà dalle 19.30 all'evento «Lo sprint finale, Milano più di prima» organizzato dal Pd allo Scalo Lambrate, oltre a Beppe Sala interverranno dal palco l'ex sindaco Giuliano Pisapia, della segretaria metropolitana Silvia Roggiani e dei cinque capilista dem, Pierfrancesco Maran, Anna Scavuzzo, Lamberto Bertolè, Arianna Censi e Marco Granelli, «a seguire musica e intrattenimento».

Per la chiusura della campagna elettorale di Luca Bernardo con i partiti del centrodestra l'appuntamento è dalle 16 alle 19 in piazza Duomo, lato Rinascente. Interverranno tutti i candidati della coalizione e parleranno dal palco i coordinatori regionali della Lega Fabrizio Cecchetti, di Fdi Daniela Santanchè, di Forza Italia Massimiliano Salini e di Milano Popolare Alessandro Colucci. A seguire, il concerto di Rudy Smaila, il figlio di Umberto.

Comitati elettorali e partiti intanto stanno allestendo i quartier generali dove lunedì aspetteranno risultati a urne chiuse e dove arriveranno candidati e big per i commenti. Sala seguirà lo spoglio dal suo ufficio a Palazzo Marino e quando l'esito sarà chiaro raggiungerà la sede del comitato in zona Isola, uno spazio all'interno del locale «Frida» in via Pollaiuolo. Bernardo seguirà invece i risultati elettorali presso il Mary Hotel Nhow in via Tortona 35. La Lega aprirà come sempre la sala stampa nella storica sede di via Bellerio. Il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ha visitato ieri con Sala la Collezione Mattioli presso il Museo del '900. «C'è un sostegno unanime su Sala, ha governato benissimo» ha dichiarato.

Ma il sindaco uscente ha svolto una campagna senza i big, una scelta di indipendenza - come dichiara a parole - o piuttosto dettata dallo scarso appeal del segretario Pd Enrico Letta e di Italia Viva Matteo Renzi? Cinque anni fa per una photo opportunity con Renzi non esitava ad «inseguire» l'ex premier in aeroporto. I tempi (e i pesi) cambiano.

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