Fine dello stato di emergenza anche se i contagi sono in risalita e la campagna vaccinale ha subito una battuta di arresto. «L'evoluzione della pandemia è sempre difficilmente prevedibile, quindi quando è stata presa dal governo questa decisione, i contagi erano effettivamente in calo, mentre ora in effetti c'è una leggera risalita» ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. Contagi che viaggiano su una media di 9mila nuovi casi al giorno con un tasso di positività che si aggira intorno al 12 per cento.
A confermarlo anche le previsioni di Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi: «Non siamo in una quinta ondata, ma il virus è ancora tra noi e ha rialzato la testa. I contagi saliranno ancora per un po', Pasqua sarà il banco di prova, ma entro fine maggio ne saremo fuori».
Moratti ha poi rivolto un ringraziamento al Generale Francesco Paolo Figliuolo «per l'impegno, la dedizione e la disponibilità con le quali ha svolto il suo incarico, terminato ieri. Regione Lombardia e l'assessorato al Welfare hanno avuto in lui in questi mesi un'importante figura di riferimento con cui collaborare concretamente per il successo della campagna vaccinale». Ed è proprio sulla campagna vaccinale che l'assessore lancia l'allarme: «Mi permetto di continuare a sollecitare chi non lo ha ancora fatto a completare il ciclo vaccinale perché è dimostrato che la vaccinazione preserva dalla malattia grave e dai decessi. Mantenere le precauzioni individuali è comunque uno strumento ottimale per contenere il contagio» ha aggiunto Moratti. Un allarme condiviso anche da Massimo Galli, ex direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco: «Mi preoccupa il crollo allarmante delle vaccinazioni nei bambini e nei giovani».
Non abbassare la guardia e usare le protezioni nelle situazioni a rischio è l'invito che arriva da scienziati e politici: «Manteniamo l'abitudine di mettere le mascherine, meglio FFp2 al chiuso e quando serve» invita Pregliasco. «Credo che se si mantiene un po' di attenzione non sia necessario avere ulteriori restrizioni. Credo si possa gestire anche questo allargamento» nelle disposizioni anti Covid ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che non ha perso occasione per ribadire il buon lavoro fatto dalla Regione per fronteggiare la pandemia. «In questi due anni, tanto si è detto contro la Lombardia e il suo sistema sanitario. Abbiamo sentito muovere tante accuse, poi rivelatesi vuote e infondate, il cui unico effetto è stato quello di mortificare il lavoro e il sacrificio di tanti uomini e donne che hanno lottato contro il virus allora sconosciuto».
Il trend dei contagi risulta in aumento rispetto alla settimana precedente anche nelle scuole, in tutte le fasce di età considerate tranne nella fascia 14-18. Secondo il bollettino della Regione, tra il 21 e il 27 marzo sono emersi 12.267 studenti positivi contro i 11.
171 della settimana prima. Solo alle superiori si nota una momentanea riduzione dei casi. Ma già in questi giorni il trend si sta invertendo. In quarantena 500 classi, poco più delle 490 registrate tra il 14 e il 20 marzo.
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