Il consiglio generale di Fondazione Fiera Milano ha approvato il Piano industriale 2017-2019, che prevede investimenti complessivi per oltre 150 milioni di euro e lo svolgimento di un ruolo di “azionista propositivo” nei confronti della controllata Fiera Milano, a cui andrà un fetta di circa 60 milioni di investimenti nel triennio. Fondazione Fiera, si afferma in una nota, assumerà un ruolo più attivo nel contesto economico milanese e nazionale, “in discontinuità rispetto al passato di solo azionista-gestore del patrimonio immobiliare e in uno scenario che imporrà maggiore competitività e innovazione al settore fieristico”.
Secondo la nuova missione disegnata dal consiglio presieduto da Giovanni Gorno Tempini, la Fondazione assumerà un ruolo più proattivo nei confronti di Fiera Milano, con iniziative anche nell'ambito della governance societaria e in ambito strategico internazionale per rafforzarne la competitività, e agirà anche da investitore di lungo periodo. Questo consentirà nel triennio 2017-2019 una serie di investimenti che andranno ad aumentare la competitività internazionale delle infrastrutture fieristico-congressuali milanesi (fattore di attrattività per Milano) e a valorizzare il ruolo di Fondazione nel territorio con interventi finanziari in settori selezionati. Previsti investimenti in accessibilità e mobilità, energie rinnovabili, tecnologia e Ict, innovazione, arte, cultura e turismo. Il piano prevede investimenti per 56 milioni nel 2017 (41 per Fiera Milano), 55 nel 2018 (10 per la Fiera) e 51 nel 2019 (11 per la Fiera). Il 2017 dovrebbe chiudersi con ricavi per 51 milioni di euro e un risultato netto di 1,1 milioni. Fondazione Fiera Milano intende inoltre reperire nuove risorse finanziarie con una più efficiente messa a reddito del patrimonio immobiliare, ed eventuali parziali dismissioni. Le proiezioni confermano la piena sostenibilità finanziaria del piano.
Il presidente Gorno Tempini ha sottolineato: "Questo nuovo Piano industriale per il triennio 2017-2019 ci impegna ad affrontare nuove importanti sfide. La valorizzazione del patrimonio della Fondazione, coerentemente con la missione che lo statuto affida ai suoi amministratori, consente di individuare nuovi investimenti, anche di interesse pubblico adeguati alle esigenze di Fiera Milano, del territorio milanese e lombardo, con il concorso di tutti gli stakeholder”.
“La Fondazione da statuto non ha fini di lucro, non distribuisce utili ma li reinveste nel sistema fieristico e nel territorio di insediamento, perseguendo così l'obiettivo di consolidare la propria funzione di interesse generale e rafforzando la capacità competitiva del sistema fieristico e del territorio di insediamento - ha aggiunto Gorno Tempini -. Gli investimenti e le attività saranno il frutto delle risorse che la Fondazione saprà trarre dal proprio patrimonio. Contrariamente a quanto accade in molte realtà fieristiche sia nazionali sia internazionali, Fondazione Fiera non gode e non ha mai goduto di risorse pubbliche.
Fondazione aspira a mettere a disposizione risorse, per interventi di lungo termine nel periodo di piano, circa 150 milioni di euro che rappresentano circa il 20% di quanto investito nei precedenti quindici anni di attività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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