Bambini e studenti lombardi possono finalmente dire addio ai tamponi nel naso. Al loro posto da maggio verranno utilizzati i test salivari molecolari, che si presentano come dei «lecca lecca», quindi assolutamente non invasivi, eseguibili in completa sicurezza a casa, ma affidabili quanto un naso faringeo molecolare. Si tratta dei tamponi salivari messi a punto dall'equipe del professor Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale. Test utilizzato dopo Pasqua per il rientro a scuola e lo studio clinico a Bollate, adottato e riconosciuto in altri paesi del mondo e finalmente «omologato» anche a livello ministeriale.
È di ieri il via libera: «La richiesta di utilizzare i salivari molecolari - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - era già stata avanzata diversi mesi fa al Cts nazionale senza ottenere risposte. Finalmente il ministro Speranza ha confermato che tutti i tipi di test già autorizzati in Paesi che fanno parte del G7 possono essere utilizzati anche in Italia. Pertanto, considerando che questo test ha già ottenuto l'autorizzazione in gran parte di questi tra cui la Francia, Usa e Giappone, la nostra regione sarà la prima ad utilizzarlo in Italia, in sostituzione del tampone molecolare nasofaringeo, al momento unico strumento per confermare la positività al Covid-19».
Questi test, i primi del genere in Italia, consentiranno quindi di fare degli screening già adesso sugli studenti, a campione o come sperimentazione su alcune classi, così potranno accompagnare tutti gli alunni che dovranno sostenere gli esami. «Ci consentiranno pertanto di attuare un monitoraggio ancora più accurato della diffusione del virus, senza la necessità di impiegare personale sanitario, che potrà dedicarsi alla campagna vaccinale e alla cura dei pazienti ricoverati e non negli ospedali» spiega Fontana. «Questo vantaggio appare allo stato attuale di notevole importanza - sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - dato che il Paese e le Regioni stanno organizzando una campagna vaccinale di lunga durata e ampia portata e, contemporaneamente, piani di riaperture progressive di tante attività sociali e produttive».
I prossimi step? «Ora si tratta di far si che le aziende e incrementino la produzione - spiega Gian Vincenzo Zuccotti, direttore Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Buzzi -, organizzare la distribuzione e gli approvvigionamenti e soprattutto omologare i laboratori che effettuano la diagnostica molecolare sui tamponi nasofaringei anche per i salivari. Bisogna avviare la macchina sulle scuole fin da ora, con screening a campione o continuativi su alcune classi, ma anche per gli esami di terza media e di maturità in modo da essere pienamente operativi a settembre con la riapertura delle scuole. Continuo a sostenere che i bambini si ammalano poco di Covid e in maniera meno grave, ma stanno aumentando in misura preoccupante i disturbi da ansia, da apprendimento, alimentari, i malesseri psicofisici in generale legati a questa situazione».
«La possibilità di avere una risposta pronta e rapida con i test salivari - sostiene Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell'ospedale Sacco - ci dà una notevole spinta per cercare di limitare il problema delle scuole, che continuo a sostenere sono ambiti dove l'infezione, soprattutto questa data dalla variante inglese, non può che circolare nelle aule o sui mezzi di trasporto dove i ragazzi sono esposti».
Intanto da domani si aprono le prenotazioni per i vaccini anche per la fascia di età compresa tra i 60 e i 64 anni (dal portale prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it, al call center 800.894.545, tramite i Postamat o attraverso i portalettere. La prossima settimana annuncia il governatore «si arriverà a 100mila inoculazioni al giorno. Ieri abbiamo fatto una prova: il target dato dal generale Figliuolo per noi era 51mila vaccinazioni al giorno.
Abbiamo alzato il livello per vedere se il sistema reggeva: siamo arrivati tranquillamente a 65mila e la prossima settimana quando arriveranno un numero maggiore di vaccini aumenteremo fino a 100mila, sta funzionando tutto».
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