Lei è la regina del fashion, regista di stili e tendenze. Franca Sozzani, da 25 anni direttrice di Vogue Italia, sta per ricoprire un nuovo incarico. Estraneo al mondo della moda ma altrettanto impegnativo. Sarà presidente della fondazione Ieo, voluta nel 1993 da Umberto Veronesi. E starà a lei impostare le strategie per promuovere prevenzione, formazione e ricerca oncologica. Per finanziare quel lavoro all'interno dei laboratori a cui è aggrappata la speranza di migliaia di malati di tumore.
Ad affiancarla come consiglieri in questa nuova battaglia saranno il presidente uscente Carlo d'Urso, Carla Buora, Carlo Ciani, Mauro Melis, Gian Luca Santi, Maurizio Cereda, Gian Valerio Lombardi e Massimo Giuseppe Vitta Zelman.
«Sono molto orgogliosa - commenta la Sozzani- di questa nomina. Lo Ieo è una realtà di eccellenza, riconosciuta a livello mondiale grazie alla professionalità di tutti i medici che vi operano con dedizione e impegno. Fondamentale è continuare ad alimentare la possibilità della ricerca e finanziare progetti in grado di combattere ogni forma di tumore».
La Sozzani non si è mai tirata indietro quando in ballo c'è stata qualche sfida «sociale». Un esempio? La sua campagna per eliminare dalle passerelle le modelle anoressiche e per promuovere una moda bella ma sana. E poi il suo ruolo da ambasciatrice Onu della moda nel mondo, quello che ci ha fatto scoprire una nuova Sozzani, ben diversa dall'immaginario il stile «Diavolo veste Prada» ma più umana e impegnata socialmente. Lei ce l'ha messa tutta: grinta e senso pratico non le sono mai mancati e i risultati si sono visti. Ad esempio con il progetto che sta cercando di favorire l'accesso ai mercati internazionali e alle catene di distribuzione della moda dei giovani designers e dei produttori africani o dei paesi emergenti. Un piano per «scardinare» le tradizionali regole e dare una possibilità unica al Made in Africa. Il primo passo per emancipare le donne africane e metterle in grado di lavorare è stato lanciare le produzioni locali ad eventi della portata di Pitti Uomo, oppure coinvolgendo aziende famose come Pinko, la Rinascente, il sito Yoox.com.
Insomma, la Sozzani ha già dimostrato come la moda possa essere un «veicolo» per raggiungere altri obbiettivi. Il nuovo incarico allo Ieo sarà una nuova sfida in questa direzione. Lo scopo della fondazione creata da Veronesi è infatti quello di reperire risorse per la ricerca anti cancro e alla guida della macchina ora siede colei che ha in mano le chiavi del mondo della moda. «Non bastano l'ingegno, l'esperienza e la dedizione dei singoli ricercatori - si legge nella sintesi della missione della fondazione Ieo - ma è necessario garantire a questi ultimi la possibilità di lavorare sempre ad alto livello».
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