È l'ultima opportunità per poter tornare a vedere la luce. Secondo la polizia di stato - che con tutti i controlli svolti in città, come tutte le forze dell'ordine rappresenta un osservatorio piuttosto attendibile - i milanesi, salvo casi sporadici di feste e cenette in casa, sembrano aver compreso che le prossime settimane saranno determinanti per dare una svolta alla lotta contro la pandemia. «Anche nei luoghi della movida più frenetica, dove sono state segnalate situazioni di assembramento, una volta che ci siamo recati sul posto le persone si erano già allontanate senza alcun tipo di sollecitazione da parte nostra e in maniera molto tranquilla, mentre tra coloro che erano ancora lì con il bicchiere in mano, in molti hanno chiesto persino scusa, quindi se ne sono andati a loro volta». Una sorta d'implicita «moral suasion»? Quel che è certo è che da via Fatebenefratelli, com'era capitato alle Colonne di San Lorenzo e in Brera venerdì, dopo questi cosiddetti «assembramenti» spariti nel giro di pochi minuti (e, quel che più conta, conclusisi lì) non sono partiti ne operazioni d'identificazione e tanto meno sanzioni. Semplicemente non ce n'è stato bisogno.
Proprio quel che è accaduto domenica quando in via Lecco (zona Porta Venezia) era stato segnalato l'ennesimo assembramento in orario da aperitivo, cioè intorno alle 19 e dove si erano radunate un centinaio di persone.
Sempre l'altro ieri, i poliziotti delle «Volanti» sono intervenuti per altri tre episodi meno «corali» e dove invece le sanzioni sono scattate. Gli agenti della questura hanno multato infatti 12 clienti, tra i 23 e i 18 anni e il titolare, un 45enne, di un ristorante in via Principe Eugenio (zona piazza Firenze) impegnati a festeggiare un compleanno. Poco dopo la mezzanotte in via Zuretti (zona stazione Centrale) sono stati sanzionati tre clienti italiani che insieme al titolare di un chiosco mobile, un 22enne, stavano bevendo tranquillamente la loro birra.
Infine ieri mattina all'alba (erano le 4) all'app «YouPol» è arrivata la segnalazione, sempre rigorosamente anonima, per voci alte e musica provenienti da un appartamento in via Tucidide, a Lambrate. Nell'abitazione c'era una festa a cui stavano partecipando sei persone, tra le quali il padrone di casa, un 52enne. Tutti identificati e multati, come da copione.
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