Con il caso di un bambino di 5 anni ricoverato a Varese per una grave forma influenzale si apre ufficialmente la «stagione» dell'influenza. Se l'anno scorso è stata assente dal panorama sanitario per via della pandemia, quest'anno sono stati già «segnalati i primi casi sporadici al Nord- avverte il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi - quello che stiamo vedendo ora è il classico pre-stagionale, più avanti attendiamo le forme più forti. I sintomi sono quelli classici, in parte anche simili a quelli del Covid: febbre oltre 38, problemi articolari e muscolari, sintomi respiratori. Non è mai facile dire quando scatta l'epidemia vera e propria, di solito quando le temperature rimangono basse per un periodo prolungato a cavallo delle festività, ma ogni anno ha una sua storia». Si parla quest'anno di virus H3N2 e H1N1. «Quello che ci preoccupa - ha aggiunto Pregliasco - è che essendo nuovi i virus che stanno circolando, potranno diffondersi più ampiamente e quindi l'effetto avrà impatto in termini numerici, determinando dai 4 ai 6 milioni di casi di influenza, più le forme simil influenzali dei tanti virus meno invasivi, e il Covid. L'influenza diventa un problema di sanità pubblica rispetto alla sua capacità di diffondersi. E questo inverno si prospetta complesso».
Secondo le stime in Lombardia potrebbero ammalarsi oltre 830mila cittadini, ma particolare attenzione va riservata ai più fragili ovvero gli over 60, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e chiunque abbia problemi cardiaci e respiratori. Per queste categorie è vivamente consigliata la vaccinazione. Si aprono alle 12 di oggi le prenotazioni per il vaccino antinfluenzale attraverso la piattaforma regionale (www.vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it). «Abbiamo messo a disposizione quasi 2,8 milioni di dosi di vaccino pensando ad un'offerta sul territorio il più possibile capillare - spiega l'assessore al Welfare Letizia Moratti -, per andare incontro a tutte le esigenze dei nostri concittadini: circa 6200 studi di medici di base, 76 centri vaccinali e 57 altri spazi dedicati, individuati dalle Asst anche con la collaborazione dei Comuni». «Confido in un'ampia adesione alla campagna» auspica Pregliasco.
In questa fase della campagna vaccinale i Centri lombardi offrono la co-somministrazione del vaccino anti-Covid e antinfluenzale ai cittadini over 65 e ai soggetti con elevata fragilità che si prenotano sul portale per la dose «booster».
Parallelamente si è già riscontrato un allarmante aumento dei virus respiratori rispetto agli anni precedenti: sui tratta di un virus sinciziale, diverso quindi da quello influenzale, che sta causando il ricovero di bebè per bronchioliti e polmoniti. «Negli ultimi 30 giorni abbiamo avuto 17 ricoveri per bronchiolite di lattanti e bambini fino a 24 mesi - spiega Luca Bernardo, direttore di Pediatria del Fatebenefratelli -. Il sedicesimo e diciassettesimo paziente sono attualmente ricoverati con tampone nasale positivo al virus respiratorio sinciziale. Di questi 12 sono stati ossigeno dipendenti». Sia nei lattanti sia nei pre adolescenti «c'è stato incremento di malattie respiratorie» fa notare ancora il primario. La preoccupazione ora è legata all'incremento importante: vuol dire che virus e germi stanno trovando sempre più un habitat favorevole in cui sopravvivere».
Cosa fare? Importante, alle prime avvisaglie di raffreddore o tosse «contattare il proprio pediatra e valutare l'accesso al pronto soccorso solo in casi di emergenza, perché - conclude Bernardo - i pazienti nel momento dell'attesa potrebbero entrare in contatto con bimbi affetti da altre malattie e contagiarsi con altri virus».
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