Vetri rotti e fusoliera ammaccata: paura in volo a Malpensa

L’aereo era diretto a New York, ma dopo soli 5 minuti dal decollo è stato mitragliato da una forte grandinata che lo ha costretto a rientrare in aeroporto

Fonte: Vola Malpensa
Fonte: Vola Malpensa

Il Boeing 777-300ER della compagnia Emirates, partito dall’aeroporto Malpensa, è dovuto rientrare d’emergenza allo scalo milanese ma ci è riuscito solo 90 minuti dal decollo. L’aereo è stato infatti mitragliato da chicchi ghiacciati che hanno rotto i vetri e danneggiato la fusoliera del velivolo in più punti. Fortunatamente il personale a bordo e i passeggeri sono usciti illesi dalla brutta avventura. Il Boeing è riuscito ad atterrare al secondo tentativo, dopo che il primo era fallito.

Boeing mitragliato da una grandinata

Secondo quanto reso noto da Flightradar24, il volo EK205 era decollato alle 16.22 da Malpensa ed era diretto al “JFK” di New York, dove sarebbe dovuto arrivare dopo otto ore di volo. Un forte temporale con raffiche di vento e una violenta grandinata si stava però abbattendo sulla zona di Varese e il maltempo non ha risparmiato neanche il Boeing che si è visto costretto a invertire la rotta. L’aereo della compagnia di Dubai è stato investito dalla grandine poco dopo essersi alzato in volo, e dopo cinque minuti dal decollo ha contattato la torre di decollo per chiedere di potere rientrare velocemente nell’aeroporto lombardo, a causa dei molti danni subiti.

Nei cieli per 90 minuti

L’atterraggio, però, è avvenuto però dopo 90 minuti, diverse manovre e un tentativo fallito. A essere danneggiato non è stato solo il muso dell’aeroplano, ma anche il vetro del parabrezza. Ammaccature importanti anche alle ali e alla fusoliera. Passeggeri e personale a bordo non sono rimasti feriti, al contrario del povero Boeing che è atterrato tutto ammaccato. Danni pesanti soprattutto alla carenatura, ovvero il rivestimento del velivolo.

L’aereo ha chiesto dopo soli 5 minuti dal decollo di poter rientrare, ma ha comunque dovuto aspettare circa un’ora e mezza per poter atterrare. Sia per fare calmare la tempesta, che per dare la possibilità al velivolo di consumare del kerosene, perché la quantità nei serbatoi era superiore al peso massimo consentito per atterrare. Ricordiamo infatti che il Boeing era partito dallo scalo milanese per raggiungere quello newyorkese. In tutto circa 8 ore di volo.

Finalmente, alle ore 17:32 il Boeing 777-300ER di Emirates ha tentato un primo atterraggio, andato però fallito.

Il tentativo seguente è invece andato a buon fine e l’aereo ha toccato il suolo alle 18. Nessun danno alle persone a bordo ma sorte diversa per il velivolo che ha avuto danni per una cifra considerevole: centinaia di migliaia di euro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica