I due giganti, palchi diversi e stesso giorno Ma che errore!

di Luca Pavanel

Ci risiamo. Nella «Milano by night» della musica d'arte o classica che dir si voglia, si incrociano «pericolosamente» due giganti mondiali della musica, ovvero il pianista Maurizio Pollini (nella foto) che oggi interpreta musiche di Chopin e Debussy alla Scala e il violinista russo Maxi Vengerov, nel cartellone delle «Serate musicali» del Conservatorio «Giuseppe Verdi». Ci risiamo, appunto. Il capoluogo lombardo - non c'è che dire - vanta un'offerta musicale (e non solo) - notevole, notevolissima in termini di quantità e qualità. E i due personaggi succitati sono la dimostrazione. Ma anche la medaglia più bella ha il suo rovescio. In questo caso si può riassumere in una parola: «cannibalizzazione». Già, proprio così: i due recital stellari in un certo senso si «mangeranno tra di loro», uno forse porterà via un po' di pubblico all'altro e viceversa (al netto comunque dei copiosi abbonamenti). Gli ascoltatori si troveranno a scegliere tra i personaggi - a meno che qualcuno non possa contare sul dono dell'ubiquità -. Due occasioni culturali di serie A nello stesso momento, da non perdere. Eppure... C'è chi dovrà rinunciare a qualche cosa. Questo, a dire il vero, ormai non succede di rado nella capitale lombarda. Che fare dunque? Una possibile soluzione potrebbe essere creare una sorta di «regia» dello spettacolo milanese.

Al tavolo tutte le direzioni artistiche per stilare un calendario «intelligente», della serie: «Se oggi tu hai Pollini, magari vedo se Vengerov può venire settimana prossima». Cose così, nel limite del possibile. Non facile, si intuisce. Perché non provarci, farebbe bene pure alle casse. Sempre meglio del caso, o ancor peggio del caos.

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