I «fanatismi» del Duemila A teatro sbarca l'attualità

La nuova stagione inizia con un assaggio il 3 luglio In scena «Con_Testo», non stop di cronaca creativa

Marta Calcagno Baldini

Difficile, seppur esista dal 1796, che al Teatro Filodrammatici si vedano spettacoli di stampo tradizionale. La sala mantiene lo spirito libero e d'innovazione con cui nacque in epoca napoleonica per portare avanti lavori «patriottici» realizzati da attori non necessariamente professionisti, ma di certo «filo drammatici», ovvero appassionati di teatro e «mossi d'amore per la democrazia». Lo spirito libero di questa sala è ciò che colpisce ancora a più di 220 anni dalla sua fondazione e che la distingue, date le scelte inconsuete degli spettacoli proposti e di gestione della struttura.

Il cartellone della prossima stagione 2017-2018 è stato presentato dai due direttori artistici, Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, e avrà come tema i «Fanatismi», ovvero si indagherà - con le 3 nuove produzioni del Filodrammatici e una decina di spettacoli ospiti - il concetto attuale dei «fondamentalismi» che, in vari ambiti, attraversano il nostro tempo. Senza attendere ottobre, un'idea dell'approccio vivace con cui il Filodrammatici intende il teatro si può avere già lunedì. Con_Testo è il confronto che chiuderà la stagione impegnando 25 attori, 5 drammaturghi e 5 registi riuniti in gruppi per una non stop creativa.

Amadio e Fornasari affideranno alle cinque mini compagnie altrettanti articoli di cronaca presi dai quotidiani e queste avranno 24 ore per mettere in scena uno spettacolo ciascuna della durata di 10 minuti, per una sorta di «prima pagina teatrale». In occasione di Con_Testo verrà anche inaugurata «Filonair», ovvero la web radio del teatro Filodrammatici, che nel cartellone 2017-18 avrà un ampio palinsesto di interviste, approfondimenti e anche produzioni ad hoc per internet, vedi i Radiodrammi che verranno realizzati a partire dagli spettacoli di Fornasari e Amadio.

Tra internet e la nuova modalità di vendita dei biglietti inaugurata da quest'anno (si chiama «Prezzo dinamico» e il Filodrammatici è il primo teatro in Italia a proporla: i prezzi di sei biglietti diventano variabili in tempo reale a seconda di decine di fattori, come l'anticipo sull'acquisto o le condizioni metereologiche), il Teatro ridisegnato da Luigi Caccia Dominioni nel 1969 colpirà anche per gli spettacoli attuali e vivaci in cartellone. A partire da Tamburi nella notte, una delle nuove produzioni, di Bertold Brecht che dal 5 al 15 ottobre apre la stagione: per la regia di Francesco Frongia e in scena i dipolomati 2017 dell'Accademia Filodrammatici. Si affronta la seconda opera teatrale di Brecht, ambientata a Berlino nella notte della rivolta spartachista del novembre 1918 che racconta la ribellione privata di Anna all'imposizione dei genitori che la vogliono moglie di un giovane arricchitosi con le speculazioni post belliche.

A fine ottobre, dal 20 al 29, riprende il festival di teatro omosessuale che da quest'anno cambia nome: non sarà più Illecite Visioni, ma «lecite» per l'approvazione della legge Cirinnà «che riconosce il diritto minimo all'amore». Andiamo in America per Parassiti fotonici di Philip Ridley per la regia di Fornasari, dal 7 al 19 novembre: la commedia è un'immaginaria e fantasiosa storia che dimostra fino a che punto di crudeltà potrebbe spingersi una coppia per realizzare la sua casa dei sogni. Jekyll on ice sarà un momento di alleggerimento in programma dal 6 all'8 dicembre.

Restiamo all'estero e andiamo in nord Europa per Utoya, di Edoardo Erba dal 9 al 14 gennaio: si riflette sul terribile attentato del 22 luglio 2011 a Utoya in Norvegia, in cui un attentatore provocò otto morti con un'autobomba a Oslo, diversivo per il vero obbiettivo: 69 ragazzi uccisi uno a uno nell'isola di Utoya, il campeggio estivo dove era in corso un campus del partito laburista norvegese.

Anche Acqua di Colonia, dal 20 al 25 febbraio, propone un argomento da tempo rimosso e negato: la storia del colonialismo italiano. Torniamo negli Stati Uniti con Disgraced, in scena dal 20 al 25 marzo: in una Manhattan ricca, colta e liberale Emily, pittrice newyorchese e il suo compagno, Amir Kapoor, invitano a cena il curatore d'arte Isaac e sua moglie Jory.

Quella che comincia come un'amichevole conversazione si trasforma in un confronto acceso sui complessi argomenti del dibattito politico e religioso contemporaneo. In prima nazionale si vedrà poi Martiri di Marius Von Mayenburg per la regia di Fornasari, su un uso violento della religione cristiana attraverso la Bibbia.

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