I soldi per Expo? Renzi fa lo gnorri

I 60 milioni promessi? Il premier glissa poi s'indigna per la Scala: "Boicottaggio inaccettabile"

I soldi per Expo? Renzi fa lo gnorri

A impegnarsi sono i due Maurizi ministro (Lupi e Martina), ma il commissario Expo Giuseppe Sala si sarebbe aspettato una risposta dal premier Matteo Renzi. Che, invece, sui 60 milioni di euro promessi all'Expo dal suo governo per coprire il buco lasciato dalla Provincia, ieri non ha proferito parola. «È importante l'impegno di portarlo al prossimo Cipe - ha incassato ancora una volta Sala - Ma se al prossimo Cipe non saranno approvati, diciamo che sarò deluso».

Parole, e parecchio dure, sono invece arrivate da un Renzi che ieri dal palco di «Expo delle idee» all'Hangar Bicocca le ha suonate gli orchestrali della Scala, o almeno a quegli otto sindacalisti su centoventi professori che voglio impedire l'alzata di sipario della Turandot d'inaugurazione in cartellone il Primo maggio al Piermarini. Perché, dicono, è il giorno della festa dei lavoratori. «Se c'è una qualche minoranza - ha alzato la voce Renzi - che pensa di poter bloccare, non in nome del sacrosanto diritto di sciopero, ma dell'inaccettabile diritto di boicottaggio quell'evento, sappia che siamo pronti a tutto .

«Scusate, dove andate senza biglietto?». E' bastata questa domanda per scatenare l'inferno. L'agente Atm si è visto gettare a terra da cinque uomini peruviani e riempire di calci e pugni. È accaduto giovedì sera alle 23,20 alla stazione metropolitana di Conciliazione, linea rossa, in pieno centro. Risultato: ferite alla testa, un braccio rotto e trenta giorni di prognosi.

L'agente addetto alla sicurezza sul mezzanino, un uomo di 45 anni e padre di tre figli, ha cercato di fermare un gruppetto di sudamericani che erano riusciti a entrare in stazione senza biglietto, probabilmente scavalcando i tornelli. Questi, di tutta risposta, hanno tirato fuori i tirapugni. Hanno aggredito l'agente alle spalle gettandolo a terra e gli sono saltati addosso in cinque, riempiendolo di botte, compresa una brutta ferita alla testa. «Anche dopo questo episodio - denunciano i colleghi tranvieri - siamo costretti a intonare il solito ritornello: chiediamo di potenziare la sicurezza, siamo scandalizzati da questo silenzio assordante».

Bruno Bozzetto, illustratore e creatore di lunghi e

cortometraggi di cinema d'animazione dal sapore ironico e satirico (vedi «Un Oscar per il Signor Rossi» o «West and Soda»), partecipa alla mostra «Siamo tutti Charlie!», fino al 15 marzo allo spazio Wow-Museo del Fumetto

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