Un altro incendio a Milano. Dopo quello gravissimo divampato nel sottotetto di una villetta sui Navigli, in cui hanno perso la vita una coppia di giovani fidanzati, un altro rogo ha portato al ferimento di due persone, delle quali una sarebbe in condizioni gravissime.
L'incendio è avvampato nella serata di venerdì 22 novembre, in un appartamento al secondo piano del civico 33 (scala D) di Via Amadeo, a città Studi. Le due vittime sono un uomo di 66 anni, originario di Cagliari e una trans domenicana di 45. Entrambi sono stati trasportati in ospedale con codice rosso ma l'anziano verserebbe in condizioni disperate. Il 66enne sarebbe finito in arresto cardiaco a seguito della inalazione di fumi e, nonostante l'intervento tempestivo dei rianimatori del 118, starebbe ancora lottando tra la vita e la morte al nosocomio Bassini di Cinisello Balsamo. La 45enne, invece, avrebbe riportato ustioni su gambe, volto e braccia ma non sarebbe in pericolo.
I primi ad intervenire sono stati gli agenti della volante "Lambrate bis" che, a seguito della segnalazione dei carabinieri circa la fuoriuscita di fiamme da un appartamento Aler (il complesso abitativo popolare) si sono precipitati sul luogo del rogo. Saliti al secondo piano della palazzina hanno subito rinvenuto i corpi delle vittime in prossimità della porta d'ingresso. La domencana risultava essere ancora cosciente nonostante le estese bruciature sul corpo mentre il 66enne non avrebbe mostrato segni di vita. Messi entrambi in sicurezza, gli operatori del 118 sono riusciti a rianimare l'anziano dopo molti minuti ed è per questo che le sue condizioni sarebbero gravissime.
Per spegnere le fiamme i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare ininterrottamente fino a notte fonda. La casa dei due coinquilini è andata completamente distrutto mentre sono stati gravemente danneggiati l'appartamento sottostante e quello affianco.
Secondo quanto si apprende dal Corriere della Sera, pare che l'incendio sia stato innescato da una candela accesa in camera da letto.
Il 66enne è risultato regolare assegnatario dell'alloggio ma, presumibilmente per ragioni di deficit economico, era stato emesso un provvedimento di decadenza dell'assegnazione. Inoltre, in casa erano stati tagliati luce e gas. Ad ogni modo, sarà solo l'esito delle indagini affidate al commissariato di Lambrate a chiarire la dinamica dell'accaduto.
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