Cadono calcinacci nelle case del Comune: così Sala dimentica le periferie

Appartamenti comunali lasciati a se stessi, senza cura e senza manutenzione. Anziani colpiti da calcinacci o bloccati in casa da ascensori guasti: così Sala si dimentica delle periferie di Milano

Cadono calcinacci nelle case del Comune: così Sala dimentica le periferie

Cosa c'è di peggio che non sentirsi al sicuro nemmeno all'interno della propria abitazione? È la situazione che vivono molti inquilini nelle case popolari di Milano, in particolare quelli che vivono negli appartamenti MM di via Bottoni, nel Quartiere Fatima nel Vigentino. La denuncia arriva da Max Bastoni, consigliere regionale della Lega, che ha effettuato un sopralluogo nei palazzi riscontrando gravissime criticità che mettono a repentaglio l'incolumità degli inquilini. A raccontare un episodio su tutti è la signora Silvana, che abita negli appartamenti di via Bottoni fin dal 1986. Non ci sarebbero mai stati grossi problemi in quelle case, finché la gestione non è passata a MM. Da quel momento è stato un crescendo di disagi, spesso anche molto gravi.

Durante il sopralluogo in via Bottoni, spiega Max Bastoni, "i residenti mi hanno accompagnato nei tre blocchi di condomini facendomi notare le facciate e i balconi ormai decomposti. La signora Silvana l’ha vissuto direttamente finendo al pronto soccorso". Un degrado disarmante, che si nota anche a occhio nudo, che appunto la signora Silvana ha purtroppo vissuto sulla propria pelle quando, rientrando a casa, si è vista piovere in testa un pezzo di calcestruzzo dai balconi ormai corrosi dall’incuria del Comune di Milano con esposizione dei ferri d’armatura e distacchi. "Se vivere nelle case comunali significa correre rischi del genere, a Milano, siamo messi proprio male. Ancor più grave che la segnalazione al gestore, ovvero MM, non ha portato a nessun risultato tangibile", dichiara ancora Max Bastoni, che denuncia come non ci sia stata nemmeno una telefonata di accertamento da parte del comune alla signora Silvana per sincerarsi delle sue condizioni di salute.

"Intanto nelle prossime settimane distribuiremo caschetti agli inquilini per protestare contro questo stato di incuria", prosegue Max Bastoni, che riferisce anche di un cartello presente in portineria, che invita i residenti, in caso di guasti agli ascensori, a telefonare al Comune di Milano che invierebbe dei volontari ad aiutare gli anziani a fare le scale. Una situazione inconcepibile per una città che dice di guardare al futuro: "Nella scala D dello stabile al 17 di via Bottoni, l’ascensore funziona a singhiozzo. Avrà 40 anni e andrebbe sostituito. Invece non fanno nemmeno la manutenzione necessaria e continuano a cambiare gli appaltatori che dovrebbero intervenire.

Gli anziani che vivono ai piani alti e non riescono a fare le scale sono segregati in casa, impossibilitati anche ad andare alle visite mediche a cui dovrebbero sottoporsi. Altro che chiamare i volontari".

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