Le istituzioni lombarde fanno fronte comune contro la probabile riduzione dei voli. Il Pirellone annuncia azioni a livello governativo «Tagli Alitalia a Malpensa? È atto di guerra» Formigoni accusa la compagnia : «Scelte discriminatorie nei confronti

Riesplode il caso Malpensa. Ieri si è parlato del taglio dei voli e Milano è scesa in campo per protestare duramente. Compatti Regione, Comune e Provincia, nelle persone di Roberto Formigoni, Letizia Moratti e Filippo Penati. Una pioggia di commenti per una sola condanna: ridurre i collegamenti internazionali nello scalo varesino non solo è «gravissimo», ma soprattutto una «violazione dei patti con Sea». In sintesi «un atto di guerra», specialmente pensando che alcuni voli la compagnia di bandiera ha intenzione di trasferirli a Roma. Oggi Alitalia dovrebbe varare le linee del nuovo piano industriale e su questo i vertici milanesi hanno già messo le mani avanti: «Non ci saranno conseguenze per l’aeroporto milanese e nemmeno per il suo gestore».

E il motivo è presto detto, come il sindaco ha voluto precisare: «È un piano suicida, ma per lo scalo ci sono altre compagnie che bussano alla porta». Insomma, altri «clienti», in arrivo. E il Pirellone, infine, ribadisce una sua teoria: «Sono scelte discriminatorie nei confronti dei cittadini del Nord, faremo valere i nostri diritti in ogni sede».

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