Infiamma la polemica alla vigilia dell'evento conclusivo della Milano Pride. Nel mirino degli attivisti arcobaleno e della sinistra alcune frasi di esponenti della Lega Nord a Palazzo Marino. In una nota i consiglieri comunali, Luca Lepore e Massimiliano Bastoni, hanno definito il Gay Pride "deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura", scatenando la reazione sdegnata dei democrat. "Ci ripugnano le parole dei consiglieri comunali leghisti - tuona il segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati - non si possono chiudere gli occhi di fronte alla grettezza del comunicato dei due esponenti del Carroccio, che, per quanto è volgare, sembra quasi uno scherzo".
Agli attacchi della sinistra contro il Carroccio, si sono poi accodate le critiche al sindaco di Milano Giuliano Pisapia per la partecipazione alla parata arcobaleno. Per il centrodestra è il vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Riccardo De Corato, a chiedere che il primo cittadino sfili senza fascia tricolore. "Può ovviamente andare come privato cittadino - sostiene De Corato -, ma non deve andare come sindaco perché non rappresenta tutta la città ma solo una parte. Sono tantissimi i milanesi che non vogliono questa sfilata e che non approvano scelte che sono state fatte come il registro delle unioni civili e la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali". L’evento ha il patrocinio del Comune ma anche del Consiglio regionale (a maggioranza di centrodestra) dopo che un esponente di spicco proprio della Lega, il vice presidente dell’aula, Fabrizio Cecchetti, ha votato con l’opposizione a favore della concessione.
Il corteo, che conclude una settimana di eventi, partirà da piazza Duca D’Aosta per arrivare a Porta Venezia con un flash mob dal titolo "Si, lo voglio". Il "padrino" del Gay Pride sarà l’ex calciatore Alessandro Costacurta.
"Vogliamo portare alla luce la volontà positiva di un evoluzione - si legge in una nota degli organizzatori -, un matrimonio collettivo, dove tutti sposano tutti virtualmente in un amore incondizionato che sta a rappresentare il riconoscimento dei diritti umani collettivi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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