Lionel Ritchie al Forum va a spasso tra i successi

L'artista americano, primatista per numero di dischi venduti si esibisce ripercorrendo la sua carriera dagli esordi coi Commodores

Lionel Ritchie al Forum va a spasso tra i successi

Milano e i milanesi nel cuore di Lionel Richie. Non ci credete? Prendete l'apparizione al Festival di Sanremo esattamente dieci anni fa di questi tempi: dietro la sua decisione di calcare il palcoscenico dell'Ariston, c'era solo e soltanto l'amicizia per il milanesissimo Elio Cesari, alias Tony Renis, all'epoca direttore artistico della rassegna canora: «Lui è un elemento costante nella mia vita. La lealtà è difficile trovarla nel nostro mondo. Se Tony ti dice che puoi fidarti di lui, ci puoi scommettere», dettò alle agenzie di stampa dell'epoca.

Tornando all'oggi, quando gli è stato chiesto dove mettere in scena in Italia «All the hits all night long», sorta di vetrina live del meglio del proprio intramontabile canzoniere pop - tutto zucchero e miele - il 65enne ex cantante dei mitici Commodores non ci ha pensato un attimo e la scelta è caduta sul Mediolanum Forum di Assago, il tempo della musica milanese, dove si esibirà domani sera (dalle 21, prezzi compresi tra 43 e 120 euro!).

Sarà uno show suonato «alla vecchia faticosa maniera», per dirla con mister Richie: «Con il cuore, con il corpo che suda, il piano, la chitarra e le voci naturali». Che cos'altro volere di più?

Negli Usa (ma anche da noi...), questo personaggio singolare, semplice e alla mano, che ha cominciato a cantare solo per conoscere le ragazze, arrivando fino agli studi di registrazione della Motown (la casa discografica più importante della musica nera) - di cui è diventato in seguito una stella -, continua ad essere considerato una leggenda vivente del pop-soul internazionale.

E non c'è da sorprendersi. Dagli anni Settanta in avanti, il nome di Lionel Richie ha scritto successi (quasi) senza soluzione di continuità: da «Still» e «Three time lady» dei Commodores a «Lady», «regalata» ad un'icona del country come Kenny Rogers; da «Endless Love», composta per Diana Ross, e «We are the world» (l'inno benefico composto per il «Live Aid» di Bob Geldolf assieme a Michael Jackson ed a Quincy Jones) ai successi solistici come «Say you, say me», «Dancing on the ceiling», senza dimenticare naturalmente l'intramontabile «All Night Long (All Night)».

Guarda caso tutti brani in scaletta nel concerto celebrativo di «mister 4 Grammy Awards», nell'attesa di mettere in cantiere un nuovo album d'inediti. Brani che promettono al solito faville. Perchè quando una «mente pop» del suo calibro si mette al piano e canta, la hit è sempre dietro l'angolo.

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