La Lombardia fa rete tra la sue 13 università

«Il ruolo della Regione è far regia e creare rete. Qui abbiamo tredici università che non dialogavano, io ho voluto riunire i rettori e la loro richiesta è stata di fare in modo che la Regione diventasse un facilitatore per creare la rete tra chi fa ricerca e innovazione. Mettendo a disposizione risorse per i progetti, ma nel massimo rispetto dei ruoli». A dirlo il governatore Roberto Maroni intervenuto ieri alla tavola rotonda organizzata dal Club Ambrosetti «La sfida dell'innovazione: la Lombardia nella nuova Europa delle Regioni». Per Maroni «il compito della Regione è fare regia e mettere a disposizione le risorse per l'innovazione e la ricerca, quello delle università è attrarre cervelli e valorizzare le capacità di ricerca e quello delle imprese che vorranno essere coinvolte è fare profitto». Un modello che secondo Maroni c'è già, ma che va «potenziato e valorizzato, facendo in modo che tutti i soggetti che hanno vocazione a fare ricerca partecipino e siano coinvolti». Aggiungendo che a giugno con l'assestamento di bilancio sarà creato un fondo per finanziare iniziative di innovazione e studio che debbano coinvolgere le università, gli istituti di ricerca e il mondo delle imprese. «Non è facile trovare le risorse ma le troveremo, anche se stiamo subendo un costante taglio dal governo».

Per Maroni «il residuo fiscale della Lombardia per il 2012 è del 17 per cento, ovvero 57 miliardi di euro che sono la differenza tra quanto versiamo e quanto riceviamo dallo Stato. Soldi che vanno al governo di Roma che li utilizza per coprire i buchi di altre Regioni».

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