Da Lucas a Steve McCurry I maestri in mostra a Brescia

Per tutto il weekend sei esposizioni sparse in città

Marta Calcagno Baldini

Il logo è una molletta di legno da bucato rossa: molto trendy, molto chique e soprattutto sta ad indicare una precisa volontà: connettere, unire, fare comunicazione tra le persone. Infatti si intitola proprio «People» il nuovo Festival che Brescia dedica alla fotografia in un lungo fine settimana partito ieri e che si concluderà domenica lasciando però in corso 6 grandi mostre fino al 3 settembre. Se infatti tutte le gallerie d'arte della città, ma anche cinema (il Nuovo Eden propone una rassegna di documentari sulle bio dei fotografi come il 19 aprile su Gabirele Basilico o, il 17 maggio, Eliott Erwitt), musei e interi quartieri (lo storico ed ex malfamato quartiere del Carmine) sono e saranno aperti fino a domenica con esposizioni ad hoc e specifici eventi a tema fotografia, al Museo Santa Giulia e al Moca si possono visitare in onore del Festival e fino alla fine dell'estate «delle mostre che sono degli unicum, mai realizzate in Italia» dice mercoledì presentando «People» Luigi Maria Di Corato, direttore della Fondazione Brescia Musei. Al Moca si trova forse la mostra più affascinante delle sei, e si tratta delle rarissime immagini che Caio Mario Garrubba poté scattare in Cina nel 1959: fu tra i pochissimi fotografi occidentali ammessi, insieme a Bresson, e potè muoversi con una relativa libertà riuscendo anche ad immortalare i contadini al lavoro nei campi, i bambini in divisa durante la ginnastica, attori che si truccano per andare in scena. «Lui non aveva mai stampato tutto questo materiale dice al Giornale Renato Corsini, amico di Garrubba e fotografo a sua volta nonché curatore di questa mostra-. Le aveva fatte per i giornali per cui lavorava, non sentiva l'esigenza di stamparle per sè. Ma alla sua morte mi lasciò i rullini. Ho passato 6 mesi in camera oscura perché credo sia importante per gli altri vedere questo lavoro». Al Moca si trova anche una retrospettiva di Uliano Lucas, che dalla fine degli anni Cinquanta gira l'Italia e il Mondo per raccontare la realtà: più di cento immagini per svelare la cronaca da tutto il Mondo e i suoi profondi cambiamenti sociali e di costume. Dal 5 maggio si attende al Moca anche una mostra sulla celebre gara automobilistica nata a Brescia le «Mille Miglia, il mito della velocità».

Il Museo santa Giulia risponde con una retrospettiva su Steve McCurry, insolita perché raccoglie le immagini scattate in tutta la sua carriera in cui sono immortalate persone intente a leggere, e con due approfondimenti sulla celebre agenzia Magnum.

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