L'Ucraina si affida agli Himars: "Così libereremo le città occupate"

L'esercito ucraino ha iniziato a sfruttare le caratteristiche principali dei moderni lanciarazzi Himars nel tentativo di cambiare le sorti della guerra nel Donbass e liberare le città conquistate dai russi

L'Ucraina si affida agli Himars: "Così libereremo le città occupate"

Distanza di tiro e precisione. L'Ucraina si affida alle due caratteristiche principali degli Himars per cambiare le sorti della guerra nel Donbass. I lanciarazzi moderni che gli Stati Uniti hanno consegnato a Kiev potrebbero presto fare la differenza. Non è un caso che Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, abbia postato su Twitter una foto dell'arma, con una descrizione emblematica e tanto di ringraziamento agli Stati Uniti per il loro supporto: "Probabilmente il miglior esempio di questo supporto è Himars, che è diventato un punto di svolta in prima linea". Nel frattempo i media ucraini hanno acceso i riflettori su una vicenda accaduta nel quadrante orientale del Paese. I separatisti filorussi sostenuti da Mosca hanno sequestrato due navi battenti bandiera straniera nella città portuale ucraina di Mariupol.

L'importanza degli Himars

Dopo che i russi sono stati respinti da Kiev e Kharkiv, e l'incrociatore Moskva è affondato nel Mar Nero, il Cremlino si è affidato alle sue capacità di artiglieria, trasformando le battaglie nel Donbass in un bombardamento continuo. Mosca ha conquistato così l'oblast di Lugansk e punta adesso al pieno controllo di Donetsk. L'Ucraina ha ammesso che la situazione a est è difficile ma è pronta a rispondere sfruttando le caratteristiche degli Himars. Terminata la fase di rodaggio, le forze di Kiev sono pronte a bombardare obiettivi militari russi strategici usando queste armi molto particolari.

Se, infatti, gli obici fin qui impiegati dagli ucraini avevano una portata di circa 30 chilometri, gli Himars ne hanno più del doppio. Significa che gli uomini di Volodymyr Zelensky potranno colpire in profondità. Costruito dall'appaltatore militare Lockheed Martin, l'Himars, o sistema a razzo di artiglieria ad alta mobilità, può sparare lo stesso tipo di ordigni a lungo raggio di un sistema a razzo a lancio multiplo convenzionale (MLRS), come l'M270, su obiettivi fino a 300 chilometri lontano. Ci sono però delle differenze fondamentali: Himars utilizza un telaio a tre assi con ruote. L'intero sistema può essere gestito da un equipaggio composto da guidatore, artigliere e capo della sezione, mentre una capsula di munizioni esaurita può essere ricaricata in pochi minuti. Questo, oltre a offrire un'ottima capacità di tiro, consente agli ucraini di posizionare, ingaggiare e riposizionare rapidamente dopo aver sparato.

Le navi sequestrate dai russi

Una fonte militare ucraina ha spiegato a Repubblica che Himars colpisce con uno scarto di nove metri, il che significa che fa quasi sempre centro. "Per noi questa è l'arma della liberazione, che useremo in modo massiccio per riprenderci le città occupate dai russi", ha raccontato la fonte. Pare che fino a questo momento i soldati ucraini fossero in un certo senso "bloccati dalla paura di colpire i civili nelle zone occupate". Adesso, grazie alla precisione degli Himars potrebbe cambiare l'intero scenario.

Spostandosi dal campo di battaglia, il Kyiv Independent ha scritto che separatisti sostenuti dalla Russia hanno sequestrato due navi battenti bandiera straniera nella città portuale ucraina di Mariupol, affermando che ora sono "proprietà statale". Si tratta del primo atto di questo tipo contro la navigazione commerciale dall'inizio della guerra.

L'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha informato due compagnie di navigazione che le loro imbarcazioni sono state oggetto di "appropriazione forzata di beni mobili con conversione forzata in proprietà statale" senza alcun compenso per i proprietari. Si tratta della Smarta, battente bandiera liberiana, e della Blue Star, battente bandiera panamense.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica