Lui sputa in campo e lei cerca di strangolare l'avversario del figlio: Daspo per madre violenta

Il fatto, accaduto in un oratorio del capoluogo lombardo durante un "torneo dell'amicizia" prima delle nuove restrizioni per il contenimento del coronavirus, è costato il Daspo alla 51enne, che non potrà più partecipare a eventi sportivi pubblici

Lui sputa in campo e lei cerca di strangolare l'avversario del figlio: Daspo per madre violenta

Al termine della partita di calcio, disputata tra due squadre di adolescenti in oratorio, si sarebbe precipitata sul terreno di gioco per aggredire (fisicamente) uno degli avversari del figlio. È accaduto qualche settimana fa, a Milano, prima che l'emergenza legata alla diffusione del coronavirus fermasse tutte le attività ludiche. Una donna, madre di un giovane giocatore, avrebbe preso per il collo un 17enne, dopo averlo insultato e minacciato di morte.

Il Daspo

Secondo quanto riportato da Milano Today, per fermarla sarebbero dovuti intervenire altri genitori. La vicenda si è consumata durante una delle gare del campionato invernale "Tornei dell'amicizia", disputata all'oratorio san Gerolamo Emiliani di via Don Calabria, nel capoluogo lombardo. L'aggressione ai danni del minore, emerso soltanto oggi ma risalente a qualche giorno fa, sarebbe costato alla 51enne un daspo di due anni, disposto dal questore di Milano, Sergio Bracco.

La denuncia e la dinamica

Ma oltre al divieto di accedere alle manifestazioni sportive, come avviene con i tifosi più violenti all'interno degli stadi, la donna è stata denunciata a piede libero per violenza privata e minacce aggravate. A ricostruire la dinamica della vicenda sono stati i poliziotti del commissariato Lambrate, intervenuti sul luogo della partita, nel giorno dell'aggressione. In base ad alcune testimonianze, il 17enne colpito era stato pesantemente insultato dalle persone in tribuna, perché durante la partita aveva commesso alcuni falli di gioco. Probabilmente frustrato da quella situazione, il minorenne avrebbe sputato sul terreno di gioco, facendo scatenare l'ira della madre di uno degli avversari.

La madre violenta

Sempre secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, la 51enne, dopo aver continuato a insultare il ragazzo, al termine della partita, si sarebbe avvicinata alla recinzione che delimita il campo da gioco e si sarebbe lanciata, con le sue mani, attorno al collo del 17enne, nel tentativo di simulare uno strangolamento. L'aggressione della donna si sarebbe fermata grazie all'intervento di altre persone, che hanno avvertito gli agenti.

Che cos'è il Daspo

La disposizione data alla madre violenta è una misura prevista dalla legge al fine di impedire aggressioni nei luoghi degli avvenimenti sportivi. Il Daspo, infatti, vieta al soggetto ritenuto pericoloso di accedere nelle aree dove si svolgono determinate manifestazioni legate allo sport.

Viene emesso dal questore e la sua durata va da uno a cinque anni. Può essere accompagnato dall'obbligo di presentazione a un ufficio di polizia, in concomitanza temporale delle manifestazioni vietate e viene sempre notificato alla persona coinvolta.

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