Marta Calcagno Baldini«È più facile ricevere i patrocini dall'estero che da Milano e dall'Italia». Così esordisce nell'intervista Luigi Bona, direttore e fondatore di Wow Spazio Fumetto di viale Campania 12, al momento il primo e unico «museo» italiano dedicato ai comics, allillustrazione e l'immagine animata: è nato esattamente il I aprile di cinque anni orsono in un ex deposito ATM costruito nel 1926. Oggi ha al suo attivo 102 mostre, più di 200 incontri ed eventi speciali, per un totale di circa 220mila visitatori (di cui 60mila solo nel 2015). Questo weekend festeggia il suo quinto compleanno (dalle 15 alle 20). C'è anche una mostra, ad ingresso libero, che ha aperto ieri fino al 15 maggio, che ha come argomento la rivista Wow, da cui il museo eredita il nome e che è nata 40 anni orsono, nel 1976. In mostra si ripercorrono anche momenti importanti per la storia dei comics avvenuti a Milano come, nel 1979, la grande festa del Fumetto e la pubblicazione di un Quotidiano dei fumetti diffuso in tutte le edicole. Nella seconda parte si racconta l'Associazione Franco Fossati, che nel 2011, dopo 96 mostre ed eventi in Italia e all'estero, ha vinto il bando del Comune di Milano e ha creato WOW Spazio Fumetto. Il momento clou della celebrazione è stato ieri, alle 16, nell'incontro durante il quale si è parlato delle prospettive e i nuovi progetti del Museo: c'è stata una forte affluenza di pubblico, «più noi del Wow, e basta. Del Comune non c'erano né Del Corno né Pisapia, che del resto si sono visti davvero poco». Stupore a parte, parlano i fatti: «L'occasione del festeggiamento dei 5 anni permette di tracciare dei bilanci continua Bona-, e notiamo che sul nostro territorio è difficile collaborare, se non a pacche sulle spalle: noi siamo una realtà civica, vorremmo poter discutere maggiormente con il Comune e lavorare meglio». Non solo con il Comune. «Dal 2011 facciamo ogni anno una mostra-omaggio per la Prima della Scala. Eppure dal teatro mai alcuna proposta di dialogo, e così per varie altre realtà». Lo Spazio Wow però non demorde, anzi: «Da sempre lavoriamo con il Museo del Fumetto di Bruxelles, che è bellissimo, con cui siamo gemellati, e comunque abbiamo molta libertà d'iniziativa e d'azione: crediamo in ciò che facciamo». In fondo a Milano sono nate le principali case editrici per fumetti, «abbiamo ottimi rapporti con Astorina di Diabolik, con Sergio Bonelli (Tex e altri)», per citare due case editrici di comics italiane.
Infatti ieri pomeriggio erano presenti 30 illustratori (come Athos, Adriano Carnevali, Sandro Dossi, Benedetta Frezzotti, Kaneda, Anna Lazzarini, Christian Marra, Claudio Sciarrone, Roberta Sottile, Luca Usai e altri), quelli che negli anni hanno collaborato con il museo. Oggi invece giornata dedicata ai bambini, con attività gratuite alla scoperta del museo e del mondo del fumetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.