Un volo dall'ottavo piano, giù per la tromba delle scale di un palazzo di Milano che sembrerebbe scelto a caso. È morta così la madre che ieri è entrata nello stabile di viale Regina Margherita, vicino a Porta Venezia, tenendo in braccio la sua bambina.
"Devo andare allo studio legale", avrebbe detto al portiere. Invece è salita fino all'ottavo piano e si è buttata di sotto. Lei è morta sul colpo, la sua bambina di due anni, invece, è stata trasportata, in gravi condizioni, all'ospedale Niguarda, dove è stata operata in serata. I medici hanno escluso lesioni cerebrali e dicono che la piccola si salverà.
Emergono ora nuovi dettagli sulla vita di quella madre, così disperata da non voler più vivere. La 43enne aveva altri due figli, di 8 e 11 anni, avuti da una vecchia relazione, che erano stati affidati al padre. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l'ultima perizia effettuata sulla donna parlerebbe di "gravi disturbi di personalità, narcisista e immatura, ma no disturbo psichiatrico". Dopo quella prima relazione, la 43enne aveva conosciuto un altro uomo, con il quale aveva avuto la piccola di due anni. Da sempre, la bambina era stata affidata ai servizi sociali, ma in carico alla madre: le due avrebbero dovuto vivevere in una comunità a Milano, ma la donna scappava spesso.
Il padre della piccola aveva chiesto l'allontanamento della bambina dalla madre, perché ritenuta
pericolosa e tra due giorni il tribunale dei minori avrebbe discusso proprio di questa situazione: nella borsa della donna, infatti, sarebbe stata ritrovata una convocazione del tribunale per un'udienza del 26 settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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