Marta Calcagno Baldini
Aspettando di ritornare (definitivamente?) al Teatro Gerolamo in piazza Beccaria, che deve restare chiuso, dopo un restauro atteso dal 1983, anno in cui la sala ha cessato la sua attività, ancora fino a febbraio per sistemare alcune imperfezioni giudicate tali dalla Commissione di vigilanza del Comune di Milano per l'agibilità della sala (come i tessuti delle poltrone e altri dettagli), è vero che ormai le serate della Compagnia Marionettistica Carlo Colla&Figli al Piccolo Teatro sono quasi una tradizione: come accade dal 1999, infatti, anche questo Natale i marionettisti milanesi sono allo Studio fino al 3 gennaio con «I nani burloni», spettacolo che è stato rappresentato sempre in dicembre dal 1921 fino alla fine degli anni Cinquanta proprio al Gerolamo. La piccola Scala (tre balconate e vari palchetti) avrebbe riaperto lo scorso ottobre ma, dopo poche serate inaugurali, l'attività è stata sospesa ancora per qualche mese. Nato nel 1868 in piazza Beccaria, il Teatro Gerolamo dal 1906 al 1957 era la casa e il rifugio, gradito ai milanesi, della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli, che già nel 1800 era una famiglia specializzata nella fabbricazione delle marionette e nell'invenzione degli spettacoli (i Colla nascono come ricchi rivenditori di carbone ma, dopo un rovescio di fortuna, si trovano a far tesoro di quella che fino a quel momento era stata la loro passione per il tempo libero, la marionetta appunto. Usano il teatrino che avevano in casa e cominciano a girare l'Italia con le proprie commedie). Attendendo di poter tornare nella sala che Milano ha dedicato alle marionette, i Colla si esibiscono nel loro Atelier in via Montegani 35/1, e al Piccolo Teatro oltre che in giro per il Mondo. Ogni spettacolo è anche un documento storico, considerando che musiche studiate ad hoc, le scene, i costumi e le marionette sono rimasti gli stessi dal 1921, restaurati e conservati con cura e dedizione. La vicenda dei «Nani Burloni» si sviluppa durante la notte di Natale, e il racconto di Carlo II Colla trae spunto dalla tradizione leggendaria del Nord Europa: un orco delle montagne rapisce una fanciulla durante la messa natalizia di mezzanotte, e il suo giovane promesso sposo si lancia al loro inseguimento aiutato dai nani del bosco, che lo forniscono di una spada e un cappuccio che lo rende invulnerabile.
Tra marionette che si tirano palle di neve, la polenta fumante sul tavolo del casolare, la danza dei fiocchi di neve e dei cristalli, tanti sono gli effetti ancora in grado di creare meraviglia e stupore negli spettatori.(Info. Piccolo Teatro Studio Melato, via Rivoli 6 20 dicembre-3 gennaio)
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