Milano, clandestino ubriaco armato di coltello semina panico

L’uomo, ubriaco, impugnava un coltello dalla lama lunga circa 40 cm: è stato denunciato per porto illegale di arma ed oggetti atti ad offendere. I carabinieri, una volta scoperto il suo stato di clandestinità, hanno dato avvio alle pratiche di espulsione

Milano, clandestino ubriaco armato di coltello semina panico

È stato arrestato dai carabinieri nella serata dello scorso mercoledì a Milano, mentre si aggirava tra la folla impugnando un grosso coltello da cucina.

Si tratta di un 38enne di nazionalità marocchina, intercettato dagli uomini del nucleo radiomobile tra viale Molise e piazzale Cuoco grazie alle segnalazioni ricevute dai numerosi passanti allertati dalla scena. Quando i militari sono giunti sul luogo indicato ed hanno tentato di avvicinarsi a lui, l’uomo, che brandiva un coltello dalla lama lunga 40 cm, ha iniziato a diventare irrequieto ed a gridare in loro direzione.

Per evitare ogni problema di sorta, uno dei carabinieri ha estratto dalla fodera il taser in dotazione, cosa che si è infine rivelata utile a rabbuonire lo straniero. Alla vista della pistola elettrica infatti, l’africano, risultato poi essere ubriaco dai successivi controlli, ha messo a terra il coltello e si è consegnato ai militari.

Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti anche sulla base dei racconti dell’uomo, la scelta di girare armato deriverebbe dalla paura per alcune minacce ricevute da parte di altri nordafricani.

Grazie ai controlli effettuati in caserma, è stato tra l’altro possibile riconoscere lo stato di clandestinità del 38enne marocchino, in Italia senza regolare permesso di soggiorno.

A causa di ciò, unitamente alla denuncia per porto illegale di arma ed oggetti atti ad offendere, per l’africano si spalancano le porte del rimpatrio. Le pratiche di espulsione, infatti, sono già state avviate ed attendono di essere concluse prima di procedere al suo allontanamento dal territorio nazionale.

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