Un rifugio per "disperati e pusher". Così, parte dello stabile in via Ucelli di Nemi, nella zona Ponte Lambro di Milano, si è trasformato in un "bunker dello spaccio".
Si tratta di una serie di condomini che avrebbero dovuto essere riqualificati a firma Renzo Piano. Invece, a distanza di quasi due anni dalla messa in sicurezza dello stabile, alla quale era presente anche l'assessore alla sicurezza Anna Scavuzzo, la palazzina è diventata un "rifugio di disadattati". Nel video del sopralluogo effettuato questa mattina dal consigliere comunale della Lega Massimiliano Bastoni si notano finestre rotte, pavimenti coperti di bottiglie di palstica e spazzatura varia, materassi e indumenti stesi. Ma all'interno dello stabile non dimorano solamente "disperati". Il posto, infatti, è diventato il luogo di lavoro degli spacciatori: sono circa una ventina, "tutti magrebini", che non si fanno problemi a fornire il numero di cellulare a chiunque glieli chieda: "Mi hanno offerto cocaina- ha spiegato il consigliere Bastoni- e fornito dei recapiti telefonici che ho prontamente girato alla Polizia". Molti nomi sono già noti alle forze dell'ordine che li hanno anche già arrestati, ma senza poterli poi trattenere: "in quello che è l’indotto di Rogoredo mi risultano 89 le richieste di misure cautelari da parte delle forze dell’Ordine per italiani e stranieri dediti allo spaccio- spiega Bastoni- Da tre anni però la Procura non dà risposte".
Lo scambio di droga avviene in poco tempo: i pusher, che sono attivi dalle 17.00 fino a tarda notte, si mettono all'interno dello stabile e, a chiunque li chiami dalla strada, chiedono di mettere i soldi dietro le transenne, per poi lanciare la dose dalle finestre. Ma, "nostante le continue sollecitazioni delle Forze dell’Ordine a mettere in sicurezza definitivamente murando ogni ingresso, il Comune fa orecchie da mercante". La situazione va avanti da più di due anni e a volte i pusher si spingono anche al di fuori dello stabile, tanto che alcuni residenti li hanno trovati a sniffare sui giochi dei bambini di un parco lì vicino.
Così, quello che doveva essere un quartiere a firma Renzo Piano si è trasformato in un bunker dello spaccio e il Comune di Milano sembra sordo alle richieste anche delle forze dell'ordine: "Se la Scavuzzo latita, le forze dell’ordine non possono fare al meglio il loro lavoro ingaggiando una caccia all’uomo nei meandri di questo stabile a rischio della loro incolumità
visto che i soffitti e le solette sono pericolanti- conclude il consigliere- La polizia chiede inutilmente di chiudere definitivamente questo spazio ma niente, Beppe Sala non ci sente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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