A Milano il doppiaggio si mette in mostra. Al Cobianchi arriva "il libro che parla"

Dopo il Festival di Venezia le voci del cinema sbarcano al Circolo Cobianchi con una giornata tutta dedicata a loro con la mostra interattiva AttorInvoce, la presentazione del libro Senti chi parla e l’incontro con i doppiatori milanesi. Con uno show ricco di filmati

A Milano il doppiaggio si mette in mostra. Al Cobianchi arriva "il libro che parla"

Dopo Venezia Milano, dopo il Lido Piazza del Duomo. Il doppiaggio, eccellenza italiana e storia del cinema si mette in mostra a Milano dopo aver conquistato il Festival del cinema di Venezia dove le voci e il loro mondo sono entrati per la prima volta nella loro storia. Si inaugura infatti al Cobianchi di Piazza del Duomo 19/A la mostra interattiva AttorInvoce una personale del fotografo Maurizio Pittiglio che ha immortalato i grandi del doppiaggio di oggi al lavoro, nelle sale oscure dove i film parlano in italiano. Tra le star fotografate nomi come Luca Ward, Francesco Pannofino, Pino Insegno, Massimo Lopez, Fiamma Izzo, Maria Pia Di Meo. I visitatori avranno anche la possibilità di ascoltare la voce del doppiatore ritratto nell’immagine attraverso un apposito QR code. La stessa caratteristica che ha il libro “Senti chi parla – Le 101 frasi più famose del cinema e chi le ha dette veramemte” che verrà presentato sabato 25 novembre alle 17 al Cobianchi insieme alla mostra. Autori, oltre lo stesso Maurizio Pittiglio, Massimo M. Veronese e Simonetta Caminiti, edito da Anniversary Book, ricco di fotografie, pagine di giornal, aneddoti, curiosità. Presentazione e inaugurazione che saranno accompagnati da filmati, interviste e sorprese per un appuntamento che sarà l’occasione di ritrovarsi per il doppiaggio milanese che ha dato al cinema pezzi da novanta come Enrico Maria Salerno, Renzo Palmer, Oreste Rizzini, Gianni Musy Carlo Bonomi e Antonio Colonnello, il mitico Fonzie .Il doppiaggio ha fatto la storia del cinema. Woody Allen di Oreste Lionello disse: «Mi ha reso un attore migliore di quello che sono». Al Pacino scrisse una lettera di ringraziamento sul Corriere della sera a Ferruccio Amendola: «Gli sarò sempre debitore di quello che ha fatto per me». Gena Rowland confessò di sentirsi come psicanalizzata da Vittoria Febbi.

Tom Cruise regalò una foto con dedica a Roberto Chevalier: «Thank you for your voice». E la Garbo quando sentì per caso di avere la voce di Tina Lattanzi disse: «Fate sapere a questa signora che se avessi la sua voce mi sentirei molto più brava». E se lo dice la Divina...

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