Non è bastata la prima espulsione per un pregiudicato albanese, sorpreso nuovamente entro i confini nazionali nella serata di ieri a Vignate (Milano).
Il 21enne, con una lunga lista di precedenti alle spalle, che avevano ampiamente motivato il primo allontanamento dall’Italia, è stato sorpreso dai carabinieri della stazione di Melzo in compagnia di un connazionale.
Durante un’operazione di controllo del territorio di routine, i militari hanno fermato i due stranieri e dato luogo agli approfondimenti del caso, per comprendere meglio con chi avessero a che fare. Grazie alle informazioni tratte, gli uomini dell’Arma sono riusciti a risalire non solo all’elenco dei reati a lui attribuiti, ma anche al decreto di espulsione dello scorso 28 maggio 2016.
Era stata la stessa prefettura di Milano a redigere il documento, che prevedeva l’accompagnamento dell’albanese fino alla frontiera ed il divieto di reingresso per 5 anni.
Totalmente incurante del provvedimento preso nei suoi confronti, lo straniero ha fatto ritorno in Italia, ma è stato nuovamente fermato, stavolta con l’accusa di “reingresso illegale nel territorio nazionale”.Processato stamani per direttissima, il 21enne è stato scortato presso gli uffici della questura per ricevere un nuovo provvedimento di espulsione, scelto come misura alternativa alla carcerazione.
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