Sono passate quasi tre settimane e non è cambiato nulla. I sottopassi della Stazione Centrale di Milano continuano ad essere presi d'assalto da immigrati e clochard che, stesi sul marciapiede e avvolti in una distesa di cartoni e coperte, cercano riparo dal freddo. IlGiornale.it ha documentato la tragica situazione già a novembre (guarda il reportage), ma con il passare dei giorni è rimasto tutto tale e quale: le corsie del sottopasso Mortirolo e di quello che collega viale Lunigiana a viale Brianza sono diventate (e restano) dei veri e propri dormitori. Nell'indifferenza del Comune.
Nei luoghi coperti della città, al freddo e al gelo, immigrati (spesso irregolari) e senzatetto (anche italiani) trascorrono giorni e notti rischiando di perdere la vita. È accaduto ieri a un clochard 64enne, di nazionalità romena e affetto da disabilità. L'uomo è stato trovato senza vita alla stazione della metro di Molino Dorino. La prima vittima del freddo che si sta abbattendo su Milano. "Giusto poche settimane fa il Comune annunciava l’avvio del piano antifreddo, ma queste persone rimangono ogni notte e giorno al freddo, soprattutto ora che le temperature sono scese celermente. Evidentemente qualcosa non sta funzionando e gli assessori competenti dovrebbero rivedere la gestione degli interventi", ha tuonato Samuele Piscina, presidente del Municipio 2.
Dopo il decesso del clochard 64enne, il sindaco Beppe Sala aveva lanciato un appello ai milanesi. "Abbiamo tanti posti letto liberi nei centri dell'emergenza freddo - aveva dichiarato ai microfoni di Rtl 102.5 -. Chiedo ai cittadini di invitare queste persone che dormono per strada ad andarci. Non possiamo obbligarli, certo, ho chiesto alla mia squadra di intensificare il dialogo con i senzatetto, ma la speranza è che magari il singolo cittadino riesca a convincerli, piuttosto che il vigile in divisa". Una speranza che appare vana visto che i residenti hanno paura a transitare in certi luoghi della città (guarda la galley).
Accanto ai senzatetto, nei sottopassi milanesi, anche decine di immigrati. Vengono dal Bangaldesh, dal Marocco, dall'Egitto, dall'Afghanistan e sono, per la maggior parte, irregolari. In molti ci avevano infatti raccontato di essere in Italia senza permessi. "Il governo italiano non dà i documenti a noi marocchini - aveva spiegato Ouail -. In Marocco non ci sono guerre, non c'è la fame e quindi non ci danno alcun documento". E di sacco a palo in sacco a pelo le testimonianze non cambiavano. "Non si può nascondere che la situazione sia stata causata dalle scellerate politiche migratorie del Partito Democratico, adottate durante gli anni passati, ma che proseguono anche oggi con il Governo giallorosso - ha dichiarato Piscina -. La quasi totalità di chi dorme nei sottopassi e sotto i ponti sono immigrati o clandestini, spediti a Milano dal Governo Renzi e accolti a braccia aperte da Sala e Majorino. Peccato che l'amministrazione targata PD abbia nettamente dimostrato di non essere in grado di gestire l'accoglienza causando grandi problemi alla città".
E così, mentre si conta la prima vittima del freddo, la cittadinanza si chiede come mai il Comune non faccia di più. Sala sembra non vedere il problema e quando accadono tragedie come questa iniziano gli appelli. Ma Milano può ancora essere considerata una città accogliente e decorosa, si chiedono i residenti.
"La verità è che la nostra metropoli va a 2 velocità: quella dei ricchi, dei grattacieli e del centro storico della quale si occupa l’amministrazione comunale e quella delle periferie e delle povere persone totalmente dimenticata dal PD", ha tuonato il presidente leghista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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