La Questura di Milano ha disposto lo sgombero del centro sociale "Proprietà Pirata Riot Club" con l'allontanamento di 14 persone dai locali della palazzina occupata. L'operazione iniziata stamattina ha coinvolto agenti della DIGOS, del reparto mobile della polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri, della polizia locale e del personale ATM, che hanno provveduto alla registrazione degli abitanti abusivi, nove donne e cinque uomini, di cui sei residenti fuori provincia, tutti appartenenti al gruppo antagonista "Pirata Riot".
Lo stabile, occupato dal dicembre 2016, si trova al civico 1 di via Cozzi nel quartiere Greco ed è composto da quattro appartamenti al primo piano, tre al secondo e un seminterrato utilizzato per le attività del collettivo. La Questura ha riferito in una nota come il cortile fosse utilizzato dagli occupanti per feste e "rave party". L'intervento nasce dalla denuncia contro l'occupazione presentata dalla società immobiliare proprietaria della struttura e dagli esposti di alcuni cittadini della zona.
Diversi i commenti soddisfatti da parte delle autorità politiche, a partire dal ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Grazie alle Forze dell'Ordine, alla Polizia locale e al personale dell'Atm. Avevamo promesso legalità e sgomberi e siamo felici di passare dalle parole ai fatti. Avanti così, a Milano e nel resto d'Italia".
"È il secondo sgombero nel giro di un mese ed è sicuramente un segnale positivo da parte dello Stato nei confronti di centri sociali, anarchici e no-global che pensano di poter occupare abusivamente impunemente.
Fino ad ora hanno potuto farlo, grazie a Sala e al centrosinistra, rimasti sempre in religioso silenzio a guardare il susseguirsi di occupazioni e 'traslochi': a Milano, infatti, sono almeno 22 gli stabili occupati dai centri sociali" ha invece dichiarato Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, ringraziando l'operato le forze dell'ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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