«Il mio teatro nudo mette in scena la rabbia degli ultimi»

«Il mio teatro nudo mette in scena la rabbia degli ultimi»

Uno spazio piccolo e combattivo, il Teatro No'hma. Uno spazio che, in una situazione certo non facile per i palcoscenici, prosegue a fregiarsi di un consenso insolito. A concludere la rassegna-omaggio «Teresa Pomodoro il suo teatro» spicca in cartellone «Il mio teatro nudo», un intenso monologo che, mercoledì 18 e giovedì 19 (ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti, è consigliabile prenotare tramite telefono o via mail a 02.45.48.50.85/02.26.68.83.69, nohma@nohma.it), vedrà come protagonista Licia Maglietta, in compagnia di un ensemble di musicisti dal vivo, i Suoni Oltre. La rassegna, partita il 7 maggio, ha portato al No'hma interpreti come Anna Nogara, Leo Gullotta e Patrizia De Clara, protagonisti di altrettante mises en espace. Ma è con questo «diario intimo» dell'esperienza teatrale della Pomodoro nei carceri di Opera e San Vittore - forse il monologo più noto ed emblematico della attrice e drammaturga – che si ha una degna conclusione a ricordo della sua particolare missione professionale, tesa a dar voce a coloro che, per errori personali e condizionamenti del destino, erano finiti tra gli «ultimi».
Portato in scena dalla stessa Pomodoro nell'Aula Bunker del carcere di San Vittore nel 2003 (spazio eccezionalmente aperto al pubblico), «Il mio teatro nudo vive – come spiega Licia Maglietta – su un intreccio che definirei magico tra l'intensiità di ciò che viene raccontato ed evocato e l'impeccabile drammaturgia, l'uso delle parole, il modo in cui esse veicolano senso. A me piace definire questo testo una sorta di lunga poesia in versi sciolti. Dunque, una sfida ma anche un piacere assoluto per un attore».
Il coinvolgimento di Licia Maglietta – attrice nota per una lunga carriera passata sui palcoscenici lavorando con artisti come Mario Martone, Elio De Capitani, Toni Servillo, e poi al cinema e in tv, con film di successo come «Pane e Tulipani» e serie tv come il recente «In Treatment» con Sergio Castellitto – nasce dall'amicizia con Liva Pomodoro, sorella gemella di Teresa nonché magistrato reinventatosi attrice e regista: «É stata Livia a chiedermi questa partecipazione, e ho accettato ben volentieri – spiega – Al No'hma avevo portato recentemente un recital sui testi del Wislawa Szimborska. Avevo letto alcune cose di Teresa e ho puntato su Il mio teatro nudo proprio per questa sua efficacissima drammaturgia. Si tratta di un testo che alterna nervosamente improvvisi flash e brani più distesi, accogliendo tutti i sentimenti che vivono dietro le sbarre: la rabbia, le angosce, le paure».
Sui suoi progetti futuri, Licia Maglietta accenna e, con un filo di polemica, lamenta: «Il teatro dà sempre una grande gratificazione ma non nascondiamoci le difficoltà che esso, e la cultura in genere, stano vivendo in Italia. Non ci sono più spettacoli con teniture lunghe, ci sono pochi spazi, dove si resta in cartellone per pochi giorni.

Il cinema? Da molto tempo le protagoniste femminili non si vedono offrire grandi parti». In tv, sottolinea ho partecipato alla seconda stagione di In Treatment che andrà in onda su Sky - conclude Licia Maglietta – e in autunno su Raiuno sarò protagonista in una fiction con Gigi Proietti».

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