Apre oggi al numero 12 di Via Montenapoleone la nuova casa di Hermès, lussuosa e chic come si conviene a un marchio blasonato con una storia lunga 176 anni partita da selle e finimenti per equitazione. Ieri sera, Patrick Thomas e Axel Dumas, copresidenti di Hermés, accoglievano la Milano che conta nel corso di uno dei party più ambiti della stagione mentre nel cortile accanto alla boutique - 600 metri quadri di superficie, il doppio della precedente di via Sant'Andrea - andava in scena la performance del gruppo Filobolus, atleti danzatori americani e maghi di ombre cinesi, e si ascoltava la musica scelta da Charles Dumas, celebre disc jockey appartenente alla sesta generazione della famiglia che ha fondato il marchio.
Fra calde pareti in stucco veneziano giallo «Milano», omaggio alla nostra città, l'universo Hermès appariva ovattato e prezioso ma non irraggiungibile. Anche perché è possibile acquistare un profumo da 50 euro e una Kelly Bag in coccodrillo diamante da 200.000 euro. Certo le borse più sognate al mondo fanno la parte del leone. La Kelly divenne celebre quasi vent'anni dopo il suo lancio quando, nel 1956 Grace Kelly si fece immortalare sulla copertina di Life con la borsetta che avrebbe preso il suo nome. La Birkin nacque nel 1984 quando l'attrice Jane Birkin, durante un volo Parigi-Londra si trovò a fianco a Jean-Louis Dumas, stilista di Hermès, e gli espresse la difficoltà di trovare una borsa elegante e capiente da week-end. Detto fatto, il nuovo modello battezzato con il suo nome, le arrivò a casa scortato da una fama che avrebbe superato di gran lunga la sua. Birkin e Kelly nel nuovo flagship store, sono sotto chiave. Si pensi che le versioni vintage si vendono addirittura in alcuni «ComproOro». Una normale borsa Hermès può essere valutata anche 4 mila euro. Per chi ne possiede tante, c'è di che recuperare liquidità per fronteggiare la crisi o acquistare nuovi modelli e colori. Comunque fra gli eleganti scaffali del nuovo flagship store ci sono tutti quegli oggetti del desiderio che fanno sì che Hermès, azienda francese con oltre diecimila dipendenti e un fatturato che nel 2012 ha superato i 3.400 milioni di euro, sia sempre più sulla cresta dell'onda, strettamente custodita dalla famiglia nonostante l'assedio e il rastrellamento di titoli in borsa da parte di Bernard Arnault, patron del colosso del lusso LVMH.
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