Non solo moda (e gioielli). Il Quadrilatero va oltre, e nasce il MonteNapoleone District. Un vero e proprio distretto del lusso a 360 gradi dove non possono mancare design e marchi di arredamento che «si stanno moltiplicando», come fa notare Guglielmo Miani, presidente dell'Associazione MonteNapoleone, da poco ribattezzata MonteNapoleone District. Quella che un tempo era una semplice associazione oggi ha preso sotto la sua ala 6 vie, 150 associati, e 11 hotel cinque stelle. «L'associazione cambia nome per valorizzare tutto il distretto che, oltre a MonteNapoleone comprende via Verdi, Sant'Andrea, Santo Spirito, via Borgospesso e da poco anche via Bagutta, in piena rinascita. L'obiettivo? Promuovere il Quadrilatero e le sue eccellenze e far conoscere tutte le vie limitrofe a MonteNapoleone». Martedì, con il via al Salone del Mobile, il distretto debutta con la «MonteNapoleone Design Experience 2017».
Il Quadrilatero entra così ufficialmente nella mappa del Fuorisalone. In Montenapo è tutto pronto per l'installazione di Audi, che richiama l'intelligenza artificiale e gli elementi degli Alcantara Corner Lounges. Mentre le boutique delle 6 vie del distretto «diventeranno piccole gallerie con mostre e cocktail aperti al pubblico». Qualche esempio? Da Issey Miyake, un'installazione di Tokujin Yoshioka con i nuovi tavoli in vetro realizzati per Glas e un percorso che unisce artigianato e tecnologia. Le nuove camere da letto di Giorgetti si vestono dei pregiati tessuti Agnona. L'installazione luminosa di Moritz Waldemeyer da Borsalino. Il mondo di Zaha Hadid in mostra nel giardino della boutique Bulgari. E, ancora, Jaeger-LeCoultre presenta un segnatempo di Marc Newson mentre Ito omaggia Aldo Lorenzi da Larusmiani con un sistema ludico di vassoi e contenitori. E Venini fa un tributo a Ettore Sottsass.
Ma non finisce qui perché fra oggi e lunedì in Montenapo, forte di un «mese di febbraio davvero positivo» aprono nuovi spazi super blasonati: Cova fresco di restauro e il nuovo Illy che apre oggi con le sue tante sale dove si trovano tutte le caratteristiche che hanno reso famoso il brand italiano: dall'accostamento dei colori bianco e rosso, al mosaico che riprende l'illustrazione di Xanti Schawinsky realizzata nel 1934, allo scenografico chandelier, composto da 100 tazzine della Illy Art Collection, firmate da alcuni dei più grandi artisti e designer contemporanei. E lunedì ospita il super designer Ron Arad, che alle 17 incontra il pubblico. Nei prossimi giorni in corso Venezia inaugura Armani Casa, anche se la strada più in fermento in questo momento è via Bagutta.
«Grazie al recente restauro di Palazzo Reina e all'apertura delle vetrine di Dolce & Gabbana, la via brilla di una nuova luce». Proprio a Palazzo Reina è stata appena inaugurata la prima boutique italiana di Issey Miyake, e presto sarà aperto un ristorante, anche se gli occhi sono puntati sul futuro dell'ex Garage Traversi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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