Luca Lepore, capogruppo della Lega in Municipio 2, ha avviato una raccolta firme per fermare la realizzazione di una moschea in via Esterle, via Padova, nella zona nord-est di Milano. Al centro troviamo il tema scottante riguardante l’abbattimento improvviso che si registrerebbe nel valore immobiliare degli appartamenti presenti in quella zona, qualora gli ex bagni pubblici venissero trasformati in moschea. Lepore ha sottolineato che a farne le spese sarebbero ancora una volta i cittadini che vedrebbero le loro abitazioni crollare di valore.
La raccolta firme contro la moschea
L'esponente leghista nella mattinata di oggi si è recato al mercato di via Cambrini per sensibilizzare la popolazione riguardo il progetto della Giunta del sindaco di Milano Beppe Sala di realizzare una moschea in via Esterle. Il volantinaggio odierno al mercato va ad anticipare la raccolta di firme per sensibilizzare i cittadini sulla minaccia reale che rischia di portare ad un crollo del valore immobiliare degli appartamenti, nella zona interessata, del 15-20% per le famiglie che hanno comprato la loro casa a prezzo intero. Lepore ha spiegato:“Come si è assistito alla proliferazione di cartelli vendesi in viale Jenner ci attendiamo che i cartelli vendesi si moltiplichino per poi ingiallire alla pioggia e al sole”.
Il leghista ha tenuto a sottolineare come sia incomprensibile che l'amministrazione comunale stia svolgendo la funzione di affittacamere di spazi pubblici a prezzi ridicoli, solo 1300 euro al mese, in favore di alcuni soggetti ben definiti. Il consigliere ha poi ricordato che lo scorso 23 dicembre 2021 la giunta comunale ha approvato la delibera avente per oggetto ‘Approvazione delle linee di indirizzo per la concessione in diritto di superficie trentennale degli immobili di via Esterle 15/17 e dell’area via Marignano per finalità religiose’.
A farne le spese sono i cittadini
Lepore ha poi continuato precisando che si tratta di “un immobile di circa 1500 mq che da anni versa in situazione di abbandono da parte dell’amministrazione comunale con un diritto di utilizzo in superficie trentennale che priva la collettività di una programmazione di recupero delle aree dismesse per servizi richiesti dal quartiere.
Una procedura seppur di evidenza pubblica attraverso il bando che però non è stata condivisa con il territorio ed i residenti". Proprio per questo motivo la Lega ha chiesto una assemblea pubblica in via Padova per un confronto attraverso una mozione che verrà discussa domani, martedì 15 febbraio 2022.Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?
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