L'obiettivo finale è sfrattare la movida nell'area tra via Torino, le Cinque Vie e la «Milano Romana». Detto in altro modo: «Promuovere la delocalizzazione, incentivando iniziative di aggregazione in aree a minore presenza residenziale». Nel mezzo, il Municipio 1 che ha votato nei giorni scorsi un ordine del giorno che punta a «mitigare i fenomeni legati alla vita notturna» in questa parte del centro (anche) con una maggior presenza dei vigili, multe contro la sosta irregolare o la vendita abusiva di alcolici. O almeno, sollecita la giunta comunale ad alzare il livello dei controlli. Nel mirino ci sono soprattutto otto strade: via Torino «in particolare nelle adiacenze del Carrobbio», via San Maurilio, Santa Marta, Vigna, Valpetrosa, piazza Borromeo e piazza Mentana.
Le criticità elencate nel documento: «stazionamento dei clienti in strada che può degenerare arrivando ad una massa di quasi un centinaio di persone che si trattengono fino a dopo l'orario di chiusura dei locali con urla, schiamazzi, abbandono di bicchieri di plastica e altra sporcizia, in particolare in via San Maurilio, Santa Marta e, con numeri di persone più limitati, in via Vigna, Valpetrosa e piazza Borromeo», condotte «censurabili alla guida delle auto di notte, sia per la pericolosità del reticolo viario che per il rumore», utilizzo di pali e manufatti per il posteggio improprio di bici e moto che impediscono il transito dei disabili e costringono i pedoni a camminare in mezzo alla strada, «mancato rispetto degli spazi assegnati alle occupazioni di suolo pubblico e abbandono di rifiuti in via Torino e Carrobbio», oltre alla solita sosta abusiva, lì come in piazza Mentana, via santa Marta e San Maurilio e - ultimo punto - «eccessivo utilizzo di aree verdi per i dehors da parte dei locali» nel giardino di piazza Borromeo. Il Municipio chiede quindi alla giunta di rafforzare controlli e sanzioni, intensificare i passaggi Amsa per il lavaggio strada, anche a carico dei privati, promuovere dei patti con i commercianti e, come si diceva all'inizio, la «delocalizzazione della movida» in zone meno residenziali.
Spostandosi in zona Navigli, dopo cinque esposti in due anni ieri i comitati dei residenti di via Valenza che sono intervenuti in Commissione comunale hanno avvisato che procederanno con «azioni civili e penali contro il sindaco Beppe Sala» se anche quest'estate «Ride Milano», l'hub culturale allestito nell'ex scalo ferroviario di Porta Genova, «farà musica e discoteca all'aperto tutte le sere, nel 2020 e 2021 non si riusciva a conversare o guardare la tv neanche tenendo le finestre chiuse», figurarsi dormire, hanno protestato Marco Indrovini e Pierpaolo Bacchetta. Roberto Cossu, tra gli ideatori di Ride, assicura che intanto fino a giugno sono previste solo sfilate ed eventi privati e fino ad agosto è allestita la mostra «Art of Brick», opere d'arte costruite con i mattoncini Lego. «Non abbiamo ancora il programma estivo tra giugno e agosto ma abbiamo già eliminato un maxi palco inutile e non sarà niente di simile agli anni passati» ha garantito.
Il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi ha invitato a presentare il programma per prevenire le liti e mitigare il rumore con il supporto dei tecnici comunali. Il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico chiede di installare una centralina Arpa per monitorare costantemente i livelli di decibel.
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