La musica dell'estate corre all'Ippodromo tra big e vecchie glorie

Domani di scena il reggaeton di J Baldwin A luglio il concerto di addio degli eterni Kiss

Luca Testoni

La musica dal vivo è un evento unico e irripetibile. Il pubblico sa che quel momento non potrà più riviverlo. Potranno arrivare tecnologie più evolute, ma la magia del palco, l'emozione della musica non cambierà. Tutti concetti noti agli organizzatori del «Milano Summer Festival», di scena fino a luglio inoltrato all'Ippodromo di San Siro, con un programma variegato.

Archiviato l'happening inaugurale con i Metallica, leggendaria band rock-metal californiana guidata dal cantante-chitarrista James Hetfield è ancora oggi dal vivo una delle più potenti e spettacolari macchine da hard rock in circolazione, il festival entra nel vivo con un tris di serate ricche di proposte che solitamente riempiono le playlist dei più giovani.

Domani si alterneranno sul palco una grandissima star del reggaeton colombiano come J Baldvin, tra gli artisti latini più gettonati grazie a Hit come «Ginza» e «Mi gente»; campioni della trap tricolore come il controverso Sfera Ebbasta, fresco di nomina a giudice di X Factor; un nome ormai storico del rap come Gué Pequeno e la sua scoperta Elettra Lamborghini, icona della generazione Z, cantante reggaeton, influencer con 4 milioni di follower e reality-star appena accolta tra i coach della nuova edizione di «The Voice of Italy», che proprio domani esce con l'ambum «Twerking Queen».

Martedì 25 occhi e orecchi puntati su Edoardo D'Erme, in arte Calcutta («un nome nato a caso»), fenomeno indie diventato ormai di massa. Calcutta è uno che, suo malgrado, è riuscito nell'impresa di dividere. I detrattori hanno puntato l'indice contro la sua scarsa tecnica vocale e una produzione non immune da pecche; i fan ne esitano invece ad esaltarne la capacità di scrivere (bene) pezzi da tre minuti con linee melodiche che si fanno cantare dopo nemmeno mezzo ascolto. Difficile comunque resistere al surrealismo scanzonato e innocente del 30enne cantautore di Latina, che ha dedicato a Milano più di una canzone: dalla gettonatissima «Paracetamolo» (dall'album «Evergreen») fino al recentissimo singolo «Sorriso».

Due giorni dopo, il 27, altra finestra aperta sul nuovo che avanza in fatto di musica italiana con il romano Carl Brave e gli Ex Otago, la band genovese rivelazione dell'ultimo Festival di Sanremo. Alla voce leggende del rock, l'Ippodromo ospiterà, il 2 luglio, l'unica tappa italiana del tour d'addio dei Kiss. Già, perché gli hard rocker dall'inconfondibile trucco zebrato - Gene Simmons (voce e basso), Paul Stanley (voce e chitarra), Tommy Thayer (chitarra) ed Eric Singer (batteria) -, hanno deciso di appendere strumenti e make up al chiodo. «Tutto ciò che abbiamo costruito e conquistato negli ultimi quattro decenni non sarebbe mai potuto esserci senza i milioni di persone in tutto il mondo che hanno riempito club, palazzetti e stadi in tutti questi anni - hanno scritto in un nota i Kiss -. Questa sarà l'ultima occasione di festa per coloro che ci hanno visti, e l'ultima possibilità di vederci per coloro che non l'avessero già fatto».

Nel cartellone del «Milano Summer Festival» ci sarà infine spazio anche per Ben Harper. Il grande performer e solidissimo musicista rock blues californiano sarà all'Ippodromo il 17 luglio.

La sua prima eccezionale performance milanese risale al lontano novembre del 1995. Al Palalido di piazza Stuparich si esibì come supporter di PJ Harvey e da allora la sua musica è diventata la colonna sonora della vita di molti di quegli spettatori.

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