Tre spighe di grano color giallo oro a spuntare dal fascione con il nome del nuovo movimento («Sovranità») e il motto che riassume il programma («Prima gli italiani»). Lo sfondo è l'azzurro intenso. Niente verde della Lega e nemmeno il nero o il rosso che sono i colori classici della destra radicale, anche se proprio lì affondano le radici dell'ultimo nato nella geografia politica di una destra fatta ribollire dall'avanzata di Matteo Salvini. Prima uscita ufficiale di Sovranità ieri al Cam «Garibaldi» con ospite d'onore Vittorio Feltri , non a caso il candidato votato proprio da Lega e Fratelli d'Italia all'ultima elezione del presidente della Repubblica. «Riprendiamoci la nostra nazione» è il tema del dibattito già pronto per diventare slogan.
Tra le anime dell'operazione Sovranità nata per traghettare nel grande ventre della balena verde leghista il mondo della destra c'è Alberto Arrighi , l'ex deputato di Alleanza nazionale che nel 1985 era stato segretario del Fronte della gioventù a Lecco. Poi l'addio, la fondazione del movimento Patriae - Fronte dei popoli europei presentato dallo stesso segretario federale della Lega Salvini alla Camera dei deputati e ora il nuovo approdo. Ad avvicinare Arrighi a Salvini «la sua evoluzione sui temi del sovranismo e dell'anti-mondialismo a cui ha influito l'incontro col pensiero ribelle di de Benoist, Buttafuoco, Massimo Fini. E al parlamento europeo il suo dialogo col Front national di Marine Le Pen e i legami con la Russia». Di questi giorni l'arrivo di Roberta Capotosti dopo l'addio a Fratelli d'Italia di cui era stata consigliere in Provincia e oggi in Zona 2. A seguirla Carlo Sorrentino con cui nel parlamentino ha costituito il gruppo Sovranità («Il primo in Italia, ma presto ce ne saranno molti altri»). Facendo così sparire il gruppo Fdi nonostante l'arrivo dopo l'addio alla Lega di Maurizio Mucciarelli , il candidato presidente del centrodestra che per ora però si accasa nel Gruppo Misto.
A completare il puzzle, la presenza sul palco dell'onorevole Marco Rondini , il primo dei non eletti alle politiche 2013, ma ripescato proprio da Salvini con la sua scelta del seggio da europarlamentare. Tra i moderatori il saggista e direttore di Destra.it Marco Valle , nome noto nella storia della destra non solo milanese, perché fu il carismatico segretario rautiano che arrivato dalla frontiera di Trieste seppe traghettare il Fronte della gioventù e l'Msi fuori dagli Anni di piombo.
Nessuna voglia di essere schiacciati in schemi tradizionali. «Vogliamo creare qualcosa di nuovo - spiega la Capotosti - Ma non c'è dubbio che Sovranità sarà un grande contenitore in cui si potranno riconoscere più soggetti e associazioni, ma tutti animati dai valori della destra identitaria». La richiesta è di «sovranità monetaria, energetica, militare, territoriale e politica per l'Italia». Tra chi ha già aderito anche Casa Pound che proprio a Milano, soprattutto grazie a Marco Clemente , comincia ad avere un seguito notevole.
Caustico sullo sfondamento a destra di Salvini il commento di una firma di prestigio nella galassia della destra come Gabriele Adinolfi : «Così come si è posto (insieme con alleanzini vari e destri in uscita) le sue uova del drago dietro la Linea Gotica assomigliano troppo a un cimitero d'elefanti». Battesimo di Sovranità sarà la marcia su Roma (con tanto di pulmann a disposizione dei militanti) per partecipare al «No-Renzi day» organizzato da Salvini per sabato 28 febbraio in piazza del Popolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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