"Non permetteremo mai l'umiliazione dei lombardi"

Zona rossa, Pd e 5 Stelle scatenano la bagarre. Il governatore: "Basta falsità, nostri dati corretti"

"Non permetteremo mai l'umiliazione dei lombardi"

«La mancata registrazione dei guariti è una falsa notizia come si evince dai flussi pubblici, come quello della Protezione civile che registra quotidianamente casi, guariti e decessi. I flussi di Regione sono sempre stati inviati correttamente, come validato sempre da Iss ogni settimana. I nostri dati sono sempre stati coerenti con i flussi provenienti dai sistemi informativi delle Ats, mantenendo anche le eventuali incompletezze senza interventi forzati da parte di Regione. I nostri tecnici non hanno mai inserito in modo artificioso dati: a noi interessa una valorizzazione realistica della pandemia, non forzare una lettura semplificatrice». Il governatore Attilio Fontana riferisce in Consiglio regionale, su richiesta delle opposizioni, sulla zona rossa dichiarata per sbaglio.

Si oppone ai nuovi attacchi alla Lombardia: «Credo che la misura alla quale questo Consiglio regionale è giunto sia colma». Ancora: «La mancanza di rispetto nei confronti dei Lombardia e dei lombardi è andata oltre il consentito». Inoltre: «Non accetto che la Lombardia venga calunniata con mistificazioni della realtà. È una vergogna quello che sta succedendo e lo dico non per me o per la mia giunta, ma per i lombardi che sono stufi di essere umiliati». Il presidente aggiunge: «Non è corretto che il destino di una regione possa essere legato a un indicatore esile come Rt Sintomi; non è possibile che i destini di milioni di persone siano affidati a dati esili, convenzionali e facoltativi. È impensabile che la compilazione di campi indicati da Iss come facoltativi determini la collocazione di una Regione in zona rossa».

In aula scoppia la bagarre. Il consigliere del Pd Pietro Bussolati consegna polemicamente a Fontana un pallottoliere. Cori, cartelli contro la giunta o contro il governo, insulti, urla, «buu», fischietti sotto le mascherine, intervento della Digos. Il consigliere di «Più Europa» Michele Usuelli si inginocchia per protesta, verrà espulso dall'aula e con lui altri sette consiglieri di minoranza. Il governatore e il vicepresidente Letizia Moratti escono. La seduta viene sospesa, riprende e viene interrotta di nuovo. Le opposizioni se ne vanno (tutte tranne l'esponente di Iv Patrizia Baffi). Un trambusto che al Pirellone non si è mai visto in questa legislatura. Usuelli racconta che mentre era in ginocchio alcuni leghisti gli hanno dato le monetine. I capigruppo del centrodestra, che invece ha applaudito l'intervento di Fontana, presentano una mozione d'urgenza: «Questo governo, con i suoi errori e le sue menzogne - si legge -, ha messo in ginocchio milioni di cittadini lombardi. Vogliamo censurare il ministro Speranza per i danni che ha causato alla popolazione, danni che il governo dovrà ripagare fino all'ultimo centesimo in tempi rapidi». La replica dell'Iss: «Da maggio 2020 l'Iss ha inviato 54 segnalazioni di errori, incompletezze o incongruenze alla Lombardia, l'ultima lo scorso 7 gennaio». Non solo: «La percentuale di casi incompleti per la sintomatologia (assenza di informazioni nel campo stato clinico) è pari al 50,3 per cento a fronte del 2,5 per cento del resto d'Italia nel periodo 13 dicembre-13 gennaio». Sulle segnalazioni evidenziate dall'Istituto superiore di sanità Fontana ribatte: «Uscite a orologeria con un solo obiettivo, colpire la Lombardia. Non solo dal governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Iss e che invece veste sempre più i panni di una parte politica». Mentre una nota regionale spiega: «L'Iss smentisce se stesso, sono loro a certificare l'affidabilità nostri dati. L'Istituto ha inviato 54 segnalazioni su dati inviati dalla Lombardia riguardanti 527mila pazienti, quindi una percentuale dello 0,01. Da maggio la Regione ha inviato 35 report e l'Iss ha sempre considerato la completezza dei dati superiore alla soglia di validità, a eccezione del 12 ottobre.

Nella settimana sotto osservazione che ha portato la Lombardia in zona rossa la percentuale di validità era dell'80. Quindi la qualità dei nostri dati è sempre stata considerata affidabile». Infine il Pirellone annuncia il calendario di consegna dei vaccini anti Covid. Attese 400mila dosi entro febbraio.

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