Nuovi controlli in Centrale E 38 migranti in Questura

A cinque giorni dall'ultimo blitz, un'altra operazione Obiettivo stroncare i traffici illeciti, Comune d'accordo

Paola Fucilieri

Non amano le telecamere, i giornalisti in genere e, ça va sans dire, l'irruenza della polizia, pronta a sottrarre a uno di loro persino un cucchiaio che (non si sa mai) potrebbe trasformarsi nella classica «arma impropria». Ma non si possono usare maniere da educande o comportamenti ineccepibili, se non dal punto strettamente legale, durante un blitz di prevenzione contro i migranti che gravitano intorno alla stazione Centrale. Un'azione preparata nei minimi dettagli - come la prima mega operazione della questura il 2 maggio e l'altra, più modesta e recentissima, del 26 luglio - che prevede controlli tra tutti gli immigrati ciondolanti tra i pochi alberi di piazza Duca D'Aosta, i parcheggi di piazza Luigi di Savoia e l'area «di nessuno» che è diventata ormai piazza IV Novembre, dove l'ultima edicolante ha chiuso i battenti per la disperazione almeno tre anni fa.

Poco dopo le 14, dopo aver cinturato l'area adiacente allo scalo ferroviario, come nelle operazioni precedenti alcune vie sono state chiuse e i poliziotti hanno raggruppato alcune decine di persone, alle quali è stato chiesto di mostrare i documenti. Al termine dell'operazione di ieri, dei 96 controllati sono finiti in 38, all'ufficio immigrazione, principalmente per essere sottoposti all'Afis, il sistema automatizzato d'identificazione delle impronte, con l'obiettivo è sempre quello d'individuare spacciatori ed elementi pericolosi.

Il servizio di ieri è stato diretto da Angelo De Simone, dirigente del commissariato Scalo Romana con la collaborazione del vice questore aggiunto Anna Bruno a capo del commissariato di Cinisello Balsamo. Quindi una sinergia a tutto tondo tra le «Volanti», la Polmetro, il commissariato di zona Garibaldi-Venezia di via Schiaparelli, le unità cinofile antidroga e da ordine pubblico, gli equipaggi del Reparto prevenzione crimine l'ausilio della Scientifica, della Digos, della squadra mobile e naturalmente dell'ufficio immigrazione. Tutto questo mentre equipaggi dei Reparti mobili e dei carabinieri si sono occupati direttamente di ordine e sicurezza, i vigili e i servizi sanitari del 118 davano il loro supporto e l'Atm chiudeva il varco d'accesso dalla piazza Duca D'Aosta alla metropolitana.

«Bene questa nuova operazione in stazione Centrale, ma al prefetto chiediamo espulsioni subito di tutti gli irregolari che verranno identificati come tali» hanno commentato Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda, e Fabrizio Cecchetti, commissario provinciale della Lega Nord Milano e vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia.

«È un bene che questi controlli diventino sempre più frequenti. Purtroppo, non ci sono molte alternative se si vuole riconsegnare piazza Duca D'Aosta ai milanesi, ai pendolari e ai turisti che ogni giorno raggiungono la città» ha dichiarato invece Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia.

Carmela Rozza, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano ha ringraziato il questore Marcello Cardona e tutti gli agenti delle forze dell'ordine e della polizia locale. «Quello in stazione Centrale - ha dichiarato - è un lavoro che va in parallelo su due diversi fronti: da un lato con l'impegno in termini di sicurezza urbana e dall'altro con un lavoro del Comune per costruire un progetto di riqualificazione dell'area».

«Non si deve arretrare di un

millimetro» e «Non bisogna fermarsi» i commenti rispettivamente di Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio e responsabile cittadino di Fratelli d'Italia e di Riccardo de Corato, capogruppo in Regione sempre per Fdi.

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