Via Esterle, occupati ex bagni che dovevano essere moschea

Anarchici e immigrati agli ex bagni in via Esterle: erano nel bando per luoghi di culto

Via Esterle, occupati ex bagni che dovevano essere moschea

C'era anche via Carlo Esterle tra gli indirizzi proposti dal comune per la realizzazione di nuovi luoghi di culto a Milano. Gli ex bagni pubblici degli anni Venti erano infatti stati inclusi nel bando presentato nel 2014 e poi assegnati per la costruzione di una moschea, prima che entrasse in vigore la legge regionale che ha bloccato tutto.

Da allora il Caim milanese ha portato in tribunale l'amministrazione meneghina, dopo la revoca arrivata a luglio, una settimana dopo il giuramento del nuovo sindaco Sala e con la legge regionale "anti-moschee" ormai approvata.

Ora quell'area, dopo la revoca, non è stata riassegnata. Ed è di oggi la conferma, da parte di Samuele Piscina, presidente del secondo municipio milanese, che "nella giornata di ieri, un gruppo di anarchici affiancati da immigrati e clandestini hanno divelto la saracinesca e hanno occupato abusivamente lo stabile".

"Abbiamo già sentito questa mattina l’assessore Rozza che ci haconfermato che la questione è già in mano alla Questura - hanno dichiarato Piscina e

l'assessore alla Sicurezza, Luca Lepore -. Non ci risulta chegli occupanti siano gli stessi di quelli di via Fortezza. Rimangono peròpreoccupanti le modalità di occupazione che sembrano le stesse dello stabiledella ex De Marco".

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