Oh Bej! Oh Bej!: adesso anche il Partito democratico vuole cacciare abusivi stranieri e cianfrusaglie dal mercato natalizio

Il Municipio 1 ha richiesto che il celebre appuntamento di Natale torni alla sua collocazione storica, davanti a Sant'Ambrogio, e preme perché le bancarelle diminuiscano di numero e migliorino in termini di qualità

Oh Bej! Oh Bej!: adesso anche il Partito democratico vuole cacciare abusivi stranieri e cianfrusaglie dal mercato natalizio

Far tornare la tradizionale fiera natalizia milanese degli Oh Bej! Oh Bej! nel luogo in cui, in origine, si svolgeva la manifestazione, ovvero davanti a Sant'Ambrogio. Se ne parla da sempre e ogni anno, poco prima dell'avvio, si ripresenta la discussione. Perché dal 2006, il mercato viene allestito nell'area del Castello Sforzesco e non più in piazza Sant'Ambrogio. Secondo quanto riportato da Libero, però, questa volta a chiedere che le bancarelle tornino al loro posto è anche la giunta del Municipio 1 Centro Storico, che ha espresso, qualche giorno fa, il suo no alla richiesta dall'amministrazione di parere favorevole per l'ubicazione della manifestazione.

La richiesta di un mercato di qualità

Fabio Arrigoni, presidente del Municipio, ha espresso due richieste, in particolare: che la fiera torni al suo posto che le categorie merceologiche siano limitate, quindi meno paccottiglia e più qualità. Questa volta, infatti, la posizione del primo Municipio, che punta a eliminare dalla fiera i venditori abusivi, con prodotti falsi, ha trovato un forte sostegno anche in Consiglio comunale. Filippo Barberis, capogruppo del Partito democratico a palazzo Marino, infatti, ha dichiarato: "Credo sia un'opzione da valutare con serietà, ascoltando il Municipio. Deve essere una manifestazione nel solco della tradizione e della qualità. In questa prospettiva occorre riprendere il dialogo tra Municipio e amministrazione comunale".

La proposta

E la soluzione, quest'anno, sembra concretizzarsi perché, anche se per questa edizione le bancarelle, dal 5 al 9 dicembre, saranno ancora sotto la Torre del Filarete, dal 2020 torneranno in Sant'Ambrogio. Con nuove regole. "La nostra indicazione è che per il prossimo anno sia recuperata la collocazione originaria in uso sino al 2006, riducendo la fiera a un numero contenuto di postazioni di vendita, coerente con la monumentalità dell'ambito e le relative condizioni di sicurezza, valorizzando la manifestazione con un'opportuna direzione artistica e culturale dell'evento, nuovamente in linea con la tradizione milanese e a livello della rinnovata attrattività turistica della nostra città", ha dichiarato Arrigoni.

Troppe bancarelle

La delibera di giunta municipale, in particoalre, ha sottolineato il numero troppo alto di bancarelle autorizzate, che ora sono 350 e l'eccessiva gamma di prodotti venduti, rimarcando la "netta contrarietà" alla vendita di "panini e bibite", per la quali era già stata chiesta l'esclusione. Per le prossime edizioni, il Municipio "provvederrà a richiedere di definire il numero massimo di banchi collocabili in piazza Sant'Ambrogio.

FI: "Evitare che la fiera diventi un baraccone"

Ma chi sembra poco fiducioso di un cambio di rotta imminente è Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia, che ha

dichiarato: "Lo spostamento si farà quando governerà il centrodestra e riaprirà la storica piazza. È fondamentale far rispettare le tradizioni merceologiche degli Oh Bej! Oh Bej! ed evitare che diventi un baraccone".

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