Oltre il virus. Alla ricerca di una normalità sognata e rincorsa da più di due anni. I segnali ci sono ovviamente facendo tutti gli scongiuri del caso. Intanto da oggi spariscono le mascherine all'aperto, mentre bisognerà aspettare il 31 marzo per potere frequentare i luoghi chiusi senza. «La discesa dei contagi confermata anche oggi sta portando la Lombardia a un passo dalla zona bianca» annuncia la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. Omicron molla la presa in maniera significativa, tanto che si studia la ripresa negli mondo sanitario.
SCUOLE E QUARANTENE
Lunedì sono cambiate le regole per le quarantene scuole, dimezzate a 5 giorni, mentre la classe finisce in Dad al quinto caso. Lunedì il Comune ha riaperto 170 sezioni tra nidi e materne grazie alle nuove disposizioni, mentre il report di monitoraggio tra il 31 gennaio e il 6 febbraio, registra un dimezzamento dei contagi (-43 per cento) rispetto alla settimana precedente (24.992 rispetto ai 43.813) e del 60 per cento rispetto al periodo tra il 17-23 gennaio. I più colpiti (9.078) restano i bimbi tra i 6 e i 10 anni, ma il trend dei contagi risulta in calo in tutte le fasce d'età. In Lombardia gli alunni in quarantena sono la metà: 43.004 rispetto a 97mila.
TAMPONI
Parallelamente cala il numero dei tamponi somministrati: nelle 1.734 farmacie «si è quasi azzerata l'attività» rispetto ai 3,2 milioni di test eseguiti nel mese di gennaio.
Il drive through di Niguarda, aperto dalle 8 alle 19.30, che nel picco registrava quasi 1000 accessi al giorno, ha ridotto gli orari per il brusco calo degli utenti (circa 150 al giorno). Così ai punti del San Paolo e del San Carlo, liberando personale prezioso che torna in corsia.
VACCINAZIONI
Praticamente conclusa la campagna vaccinale: a Niguarda, dove venivano effettuate in media 2mila iniezioni al giorno, sono stati chiusi i centri di Villa Marelli e dell'ospedale che tornano a svolgere attività ambulatoriale e prelievi, mentre al centro di Ippocrate si somministrano 450 dosi al giorno. Sono circa 6mila le iniezioni al giorno a Palazzo delle Scintille, quasi la metà rispetto a quelle dei mesi precedenti. Il 21 febbraio verrà chiuso il centro vaccinale dedicato ai bambini di viale Scarampo. Si è passati dalle 3.624 iniezioni del 23 dicembre alle 2.118 del 9 febbraio negli hub gestiti dall'Asst dei Santi (Trenno, ospedale di Baggio e piazza Novelli) «liberando» personale che potrà tornare in ospedale.
REPARTI COVID
Chiudono progressivamente i reparti Covid e si programma la ripresa delle attività ordinarie in tutti gli ospedali. A Niguarda ieri sono stai chiusi 3 reparti Covid su 9 e una terapia intensiva. Sono ancora 10 i pazienti ricoverati in Fiera e gestiti dall'ospedale Metropolitano, più gli 8 seguiti dal Policlinico. Grazie alla maggior presenza degli anestesisti, per la chiusura delle rianimazioni, l'ospedale potrà riprendere l'attività chirurgica che era stata ridotta di un terzo. Tornano in corsia da quarantene e malattie anche 120 sanitari su 300 operatori malati. Ad eccezione della chirurgia oncologia che è stata mantenuta tra le priorità in tutti le Asst, al Policlinico verranno rinforzate le prestazioni di chirurgia addominale e di ortopedia.
All'Asst dei Santi due giorni fa è stata chiusa la seconda rianimazione Covid da 14 letti, mentre si stanno progressivamente liberando gli altri reparti, scesi da 160 letti occupati a 136.Da lunedì riprende l'attività chirurgica, che verrà implementata di settimana in settimana anche all'Asst Fatebenefratelli Sacco.
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