Piazza Pio XI, il cantiere senza fine

Piazza Pio XI, il cantiere senza fine

I lavori sono terminati a giugno. Siamo a fine gennaio e ancora piazza Pio XI non è stata inaugurata. Certo, manca il tassello finale della riqualificazione: la statua dedicata a Leonardo, «Leonardo Icon» firmata dall'archistar Daniel Libeskind. Statua voluta e pensata dall'Ambrosiana per promuovere e segnalare l'elevato numero e il pregio delle opere di Leonardo custodite all'interno della biblioteca. L'ingresso alla pinacoteca ha in questi ultimi anni sofferto di poca visibilità per i cittadini e per turisti, appassionati e studiosi di Leonardo. Da qui l'idea di un'emblema-scultura che diventi un punto di attrazione e di comunicazione sulle attività culturali della Pinacoteca.
La nuova piazza è pronta, anche se fino a lunedì delle transenne ne impedivano l'accesso: solo due giorni fa - dopo sette mesi dunque - a2a ha collaudato i pilomat che imppediscono l'accesso alle auto. Paradossalmente il cantiere è durato otto mesi, tanto quanto il tempo necessario al collaudo. Questioni di burocrazia. «Questi sono i tempi per le autorizzazioni e il collaudo» spiegano dagli uffici. Il restyling della piazza, curato dai tecnici del Comune è costato circa 580.000. Ora manca solo la posa della statua, commissionata dalla Fondazione della Veneranda Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana e a breve si inaugurerà ufficialmente la piazza nella sua nuova veste pedonale.
La riqualificazione della piazza ha compreso anche parte di via Cardinal Federico e via dell'Ambrosiana. L'idea della pedonalizzazione risale all'amministrazione Moratti, l'amministrazione Pisapia ha fatto proprio il concept e ci ha messo il cappello. «Con questa nuova area pedonale - dichiarava l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran il 23 marzo 2012, giorno dell'approvazione della delibera in giunta - compiamo un ulteriore passo avanti verso la realizzazione della volontà che i cittadini hanno espresso a giugno durante i referendum». Il progetto, con un disegno delle pavimentazioni a riquadri in pietra di diversa tonalità, mette in risalto la posizione del cardo e del decumano di epoca romana e il perfetto allineamento del cardo verso il portale d'ingresso dell'Ambrosiana. Una cornice di lastroni in granito bianco Montorfano, in memoria delle antiche trottatoie, fa da cornice ai campi realizzati da fasci in beola, lastroni in granito e masselli di recupero.

Tale soluzione, condivisa e approvata dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio, ha previsto la sostituzione del precedente pavimento in porfido. La versione originale prevedeva anche del verde, un elemento bocciato dalla Soprintendenza perché «non giustificato» nel contesto della piazza.

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