Sumaya Abdel Qader (nella foto) presidente della commissione Cultura del Consiglio comunale. Un incarico importante appena lasciato da Paola Bocci eletta in Regione. Una casella che il Pd intende lasciare alla consigliera nota per il suo velo musulmano ma anche per le polemiche che hanno suscitato in diverse occasioni le sue posizioni o quelle di altri componenti del Caim, il coordinamento di moschee di cui era dirigente.
La scelta ha scatenato reazioni forti nel centrodestra. «È l'ennesima dimostrazione che il Pd è sottomesso ai voleri della comunità islamica» dice Silvia Sardone (Fi). «È il segno che la sinistra dialoga soprattutto con l'islam politico» attacca un altro azzurro, Fabrizio De Pasquale. «Ancora una volta la Sinistra buonista milanese sacrifica sull'altare del politicamente corretto la nostra cultura e le nostre tradizioni» protesta il consigliere della Lega Max Bastoni, mentre un altro esponente di Forza Italia, l'eurodeputato Stefano Maullu, vede nella nomina «un altro intollerabile schiaffo per la comunità ebraica». «Sumaya Abdel Qader - sottolinea - non ha mai chiarito del tutto le sue posizioni su Israele». Maullu è sensibile al tema, tanto da aver organizzato un presidio pro Israele alla vigilia del 25 aprile.
Sumaya Abdel Qader, invece, ha partecipato a un evento del Bds, la sigla pro boicottaggio di Israele.
«Prima di procedere con una nomina del genere - osserva l'eurodeputato - il Comune avrebbe dovuto invitare Abdel Qader a chiarire definitivamente la sua posizione su Israele e antisemitismo». E chissà, magari lo farà da presidente, magari visitando il museo della Brigata ebraica appena aperto in corso Lodi.
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