"Quei murales? Noi non li vogliamo"

Per i promotori saranno un'attrazione. Gli abitanti: firme contro

"Quei murales? Noi non li vogliamo"

I «buoni» vogliono realizzare dei bei murales sulle pareti cieche libere delle case popolari di Mm in via Civitavecchia, in Zona 3, nei pressi di via Rizzoli. Però i cittadini non ne vogliono sapere.

I «buoni» sono convintissimi, hanno già messo in moto il Municipio e pensano che grazie a quest'opera, le «Casette» di via Civitavecchia possano diventare, addirittura, delle attrazioni turistiche. I residenti ovviamente non credono alle favole e stanno raccogliendo le firme per fermare questo intervento: ritenendo che ci siano cose molto più urgenti, chiedono che le risorse siano destinate a queste più che all'abbellimento estetico degli edifici.

Il capogruppo di Forza Italia Marco Cagnolati, reduce peraltro da un lusinghiero risultato elettorale sia per il Municipio sia per il Consiglio municipale, ha scritto di recente una lettera molto determinata al sindaco e ai vertici di Mm. «I residenti della zona di via Civitavecchia, firmatari della petizione che ha raccolto le firme della stragrande maggioranza degli abitanti degli stabili interessati - si legge - dicono No all'utilizzo di fondi si parla di addirittura 180mila euri per la realizzazione di murales sui muri delle case MM». «I firmatari - per Cagnolati - rimangono sbalorditi da questa proposta portata avanti dall'Associazione Orme - Ortica Memoria e dal costo del progetto». «Considerata la partecipazione di numerosi candidati alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 Ottobre - ha detto a suo tempo - sa più di spot elettorale che altro». «Inoltre, anche se il lavoro venisse totalmente finanziato grazie alla donazione di sponsor, o, cosa ancor più grave, grazie a bandi pubblici utilizzando quindi denaro pubblico ha aggiunto nella lettera - i firmatari chiedono che, al posto di realizzare murales di dubbio gusto, l'associazione, se proprio abbia tutti questi soldi da spendere, li utilizzi destinandoli al complesso residenziale non per la creazione di queste opere ma per la messa a norma degli impianti elettrici esistenti, idraulici che da tempo necessitano di manutenzione e di cui MM non si è ancora occupata, o per la riqualificazione delle aree esterne alle abitazioni, dei marciapiedi che appaiono in molti punti distrutti ed abbandonati».

«Non discuto il valore

artistico della cosa - spiega Cagnolati - non discuto se possano essere attrazioni turistiche o meno. Discuto che si spendano questi soldi per un murales, siano pure 80mila euro, quando servono impianti nuovi e tante altre cose».

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