Marta Calcagno Baldini
Siamo in viale dei Mille, al numero 1, zona piazza Dateo: 5 vetrine, per uno spazio di quasi 200mq. In esposizione articoli di abbigliamento come sciarpe, magliette, mantelle, qualche abito e cappellini, oltre ad accessori vari come borsette, agende, quaderni e anche mobili come comodini, vasi e altri oggetti di falegnameria. Articoli con un design giovane e moderno, che attirano subito anche per i nomi che si leggono sui cartellini: «Borseggi» è la marca delle pochette lavorate con motivi floreali o in stile etnico (25 euro), «Gatti Galeotti» sulle T-Shirt che raffigurano due mici al chiaro di luna (15 euro a maniche corte, 20 a maniche lunghe): non resta che aprire la porta di vetro e entrare per capire meglio. Siamo arrivati nel «ConsorzioVialedeiMille», realtà unica in Italia, nata nel 2015 per riunire 5 cooperative sociali che operano nei carceri milanesi di San Vittore, Opera, Bollate e Beccaria: «Il Comune ci dà lo spazio gratuitamente racconta subito Carlo Bussetti, che tutti i giorni è responsabile in negozio e lo tiene aperto-. In questo periodo prenatalizio continuo a chiedere di mandare nuovi prodotti: i dolci finiscono subito, come anche le piante, i vestiti e gli accessori. Accettiamo anche, in queste settimane, qualche prodotto ospite', ovvero che viene da carceri non milanesi, come il vino Sentenza', valtellinese». Una stanza per le riunioni, due per esporre e vendere gli articoli, e, adiacente, B4, il Call Center di Bollate che vende energia, luce e gas: «Si tratta di persone che seguono l'articolo 31: possono uscire di giorno, vengono qui a lavorare e poi la sera tornano». In carcere. Lo stesso Carlo è uscito dopo 7 anni: «Il teatro mi ha salvato. Michelina Capato resposabile di e.s.t.i.a, la cooperativa di Bollate che organizza compagnie teatrali e laboratori di falegnameria, manutenzione audio, elettrica, elettronica e insomma tutto ciò che riguarda il teatro oltre alla recitazione-, lei mi ha aperto gli occhi. Mi ha fatto capire, mi ha fatto rendere conto che mi stavo buttando via». Grazie al percorso di reinserimento, Bussetti ora ha un lavoro, e si sposerà a breve.
Tra la tipografia di Bollate, 5 detenuti che fabbricano i quaderni, le agende e i blocchi con copertine colorate e fantasiose, più Alice e Borseggi di San Vittore e Opera, a cui lavorano circa 30 carcerati ciascuna tra donne e uomini per produrre le borsette e i vestiti o le sciarpe di lana, e la falegnameria di Estia, Bollate, e Opera in Fiore, cooperativa che si occupa di giardinaggio, frutta e verdura, sono almeno un centinaio nel totale i detenuti che stanno realizzando senza sosta gli oggetti che si possono trovare alla Cooperativa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.