"Rave e rissa in Darsena. Il sindaco deve spiegare"

Forza Italia: "Era prevedibile, non bastano gli appelli". Il centrodestra chiede che Sala riferisca in Consiglio

"Rave e rissa in Darsena. Il sindaco deve spiegare"

C'è una chiara responsabilità politica del sindaco per quanto successo sabato sera alla Darsena, con rave party e rissa tra ragazzi ubriachi, fuochi d'artificio e assembramenti all'Isola, folle oceaniche in tutti i luoghi della movida. Il centrodestra va all'attacco di Sala che si è «limitato a rivolgere un appello al buon senso senza prendere le precauzioni necessarie perchè i prevedibili assembramenti non si verificassero. C'è stata una comunicazione ufficiale per intensificare i controlli?» si chiede Alessandro de Chirico consigliere comunale di Forza Italia. La dimostrazione di cosa si sarebbe potuto fare? L'accesso a numero chiuso in piazza XXIV maggio ieri pomeriggio.

Ma «inspiegabile» è anche il fatto che «la polizia locale non sia andata a sequestrare gli impianti di musica e bevande ai venditori abusivi perchè impegnati a controllare i locali» osserva il capogruppo di Fi Fabrizio de Pasquale. De Chirico annuncia «una denuncia contro il sindaco per omissione di atti d'ufficio in piena pandemia. Solo 12 ore prima del folle rave-covid party Sala ha registrato un video per chiedere più controlli sulla Darsena. E dov'erano questi controlli? A chi li chiedeva? È ancora lui il primo cittadino, nonchè la prima autorità della salute dei milanesi, e che come tale deve agire per governare al meglio Milano. Queste scene sono indecenti, c'è una chiara responsabilità politica nell'incapacità di gestire l'ordine pubblico. Se il vicesindaco Anna Scavuzzo, con delega alla Polizia Locale, non ha mandato ordine di intervenire deve essere immediatamente rimossa dall'incarico - sostiene De Chirico - E se l'ordine di servizio è stato mandato e il comandante Ciacci non ha impiegato sul posto un equo contingente di vigili per chiudere la Darsena deve essere immediatamente sostituito». «Le forze dell'ordine, tra quelle coordinate dalla Questura e quelle del Comune, erano pari a circa 200 unità (il numero l'ho ricevuto dal Prefetto) - spiegava Sala in una nota. - E, che piaccia o no, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza».

Anche Fratelli d'Italia chiede un'assunzione di responsabilità da parte del governo cittadino con il capogruppo Andrea Mascaretti: «Da oggi si tornerà in zona arancione perchè i contagi si sono diffusi troppo. Pagheranno i commercianti, pagheranno i ristoratori, pagheranno i lavoratori che perderanno il posto di lavoro. Per tutto questo in Giunta qualcuno deve avere il coraggio di assumersi le responsabilità di quanto è successo e rassegnare le dimissioni. Ci aspettiamo che lunedì il Sindaco venga in aula a scusarsi portando le dimissioni dei responsabili».

«Le immagini degli assembramenti sulla Darsena sono agghiaccianti e offensive nei confronti dei tanti cittadini che rispettano le norme anti Covid. Mostrano allo stesso tempo l'incapacità del sindaco nella gestione della città- osserva l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo de Corato (FdI) -. Gli assembramenti sui Navigli erano ampiamente prevedibili. Perchè non ha predisposto un servizio preventivo bloccando l'accesso alla Darsena e mettendo in campo tutte le forze necessarie? Domani Sala spieghi in Consiglio. Se non verrà, presenterò un esposto in Procura». «I fatti accaduti sabato sera in Darsena sono gravissimi e molto pericolosi.

Premesso che i colpevoli sono i ragazzi che si sono radunati, il Sindaco Sala ieri mattina aveva annunciato un rafforzamento dei controlli, ma il risultato è stato a dir poco fallimentare» il commento del Commissario Provinciale della Lega Stefano Bolognini.

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