Riaprono bar e locali ma "chiude" il metrò: la città torna caotica

Primo giorno di servizio nei locali anche al chiuso e disagi per lo sciopero dei mezzi

Riaprono bar e locali ma "chiude" il metrò: la città torna caotica

Ristoranti aperti, tutti anche all'interno, e metropolitane chiuse. Ieri è stato il primo giorno di ripresa delle attività che erano rimaste chiuse perché non hanno uno spazio all'aperto e i clienti stanno tornando gradualmente. «Ristoranti e bar possono ospitare i clienti anche all'interno, sia a pranzo che a cena. I dati della Lombardia confermano la discesa dei contagi. La fascia bianca si avvicina e finalmente potremo anticipare anche l'abolizione del coprifuoco». Così su Facebook il presidente della Regione, Attilio Fontana, postando una foto mentre beve un caffè al bancone di un bar di piazza Città di Lombardia. «Che gioia poter gustare nuovamente un buon caffè, direttamente al bancone da Angelo», ha concluso.

Anche il virologo Fabrizio Pregliasco interviene sull'argomento: «Al ristorante io vado all'aperto», dice all'Adnkronos Salute in occasione dell'allentamento delle restrizioni, con servizio al bancone e al tavolo permesso in tutti i locali. «Queste aperture ben vengano - aggiunge -, sono necessarie e sono possibili alla luce dell'andamento epidemiologico attuale, quindi è giusto che si facciano». Lui però sceglie i dehors: «È perché ritengo di fare le cose con attenzione. Lo so, ora mi tirerò dietro gli strali di tutti i ristoratori...». La preferenza, visto il bel tempo, è condivisa dai milanesi. Ieri la ripartenza degli esercizi con spazi al chiuso è stata lenta, molte persone hanno scelto comunque i tavolini all'aperto. Per recuperare a pieno la clientela di oltre un anno fa, da quando con brevi intervalli i ristoranti senza dehors hanno chiuso per il Covid, ci vorrà un po' di tempo. Ma gli esercenti sono tutto sommato ottimisti per il passo avanti fatto, in attesa dei turisti internazionali.

Sul fronte dei mezzi pubblici invece ieri è stata una giornata di disagi. Sia per chi si è avventurato sperando di trovare un tram o una metro disponibili sia per chi ha deciso per l'auto e si è ritrovato nell'inevitabile traffico cittadino. Il motivo è stato lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale. L'agitazione è stata proclamata per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto alla fine del 2017 dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl. Ha aderito la segreteria territoriale di Milano di Orsa Trasporti e quindi i lavoratori di Atm.

Alle 8.45 hanno chiuso tutte e quattro le linee della metro, fino alle 15. In superficie tram, bus e filobus hanno subito riduzioni, ritardi e tagli. Dalle 15 alle 18 la circolazione è ripresa.

I treni della metro sono ripartiti gradualmente, creando alcuni problemi ai viaggiatori che hanno aspettato in certe occasioni davanti ai tornelli chiusi per scaglionare gli ingressi e rispettare il limite del 50 per cento dei passeggeri a bordo dei convogli. Successivamente, alle 18, la seconda fase del blocco che è andato avanti fino alla fine del servizio. Di nuovo metropolitane chiuse e riduzione dei mezzi di superficie.

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