"Ricordare Sciascia a Milano"

Proposta di Albertini, Streak Leavers e altre personalità

"Ricordare Sciascia a Milano"

Milano ricordi Leonardo Sciascia. Oggi non c'è niente in città che porti il nome del grande scrittore siciliano, rara figura di intellettuale italiano impegnato sul fronte della libertà e della giustizia, veri e propri fari della sua opera letteraria e giornalistica, e dell'impegno politico col Partito radicale.

La proposta di un segno celebrativo e commemorativo arriva da un gruppo di autorevoli personalità, a partire dall'ex sindaco Gabriele Albertini e dall'ex deputato (e storico) Lorenzo Streak Leavers, che hanno indirizzato una lettera al sindaco Beppe Sala. Lo spunto nasce anche dal trentesimo anniversario della morte di Sciascia, il 30 novembre scorso, mentre l'8 gennaio 2021 saranno 100 anni dalla nascita di Sciascia. Della proposta dà notizia l'associazione per l'Iniziativa radicale «Myriam Cazzavillan», che pubblica la lettera, incentrata sul valore civile della testimonianza illuminista di Sciascia, anche per questa città. «Sua - si legge - è la iscrizione per Enzo Tortora al Famedio di Milano e sua è la introduzione alla edizione della Storia della Colonna Infame di cui sempre Tortora ha voluto una copia accanto alle sue ceneri. Per il resto nulla in città porta il suo nome. Sciascia ha molto amato e divulgato due grandi scrittori milanesi: Stendhal e Alessandro Manzoni. Ha aiutato a vedere nei Promessi Sposi non un romanzo moraleggiante ma una chiave per spiegare il nostro paese molto meglio di tanti libri di storia. Il suo sapere non era per lui un privilegio aristocratico ma in maniera forse più meneghina che siciliana missione civile. Quando ancora molti negavano l'esistenza della mafia scriveva che la palma va a nord prevedendo che il problema se non risolto là ci avrebbe raggiunti. Prima di tangentopoli ci ha ricordato che la lotta per la legalità tale non è se non rispetta essa per prima la legge, lo stato di diritto e i diritti dell'imputato».

La lettera è stata firmata anche da Enrico Borg, Gianni Rubagotti, Andrea Bonetti, Davide Romano, Maurizio Pistorio: «Questo anno a cavallo fra questi due anniversari - dicono - crediamo sia quello giusto perché Milano decida che il prossimo giardino o la

prossima scuola o la prossima biblioteca che avrà bisogno di un nome avrà l'onore di ricordare Sciascia». «E se sarà un piccolo giardino o una piccola scuola o una piccola biblioteca di periferia - concludono - tanto meglio».

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